(di Emanuela Ricci) Di nuovo in processione, la Madonna delle Grazie di Gavignano, in provincia di Roma, ritorna tra i vicoli medievali del paese nel corso della tradizionale processione, interrotta per via dell’emergenza epidemiologica, ma che stasera ritorna nella sua forma originale pre-pandemia.
La sera del 9 luglio del 1796 alcune persone, quasi tutte donne, mentre erano raccolte in preghiera davanti alla chiesa di San Rocco di Gavignano, in provincia di Roma, e precisamente davanti la finestrella che corrisponde all’altare della Beata Vergine delle Grazie, statua in legno di grandezza colossale con il Divino Infante fra le braccia, videro una stella rilucente che girava intorno la sacra statua. Le donne in preghiera chiamarono il parroco e la popolazione. Era un miracolo: “la statua della Madonna aveva aperto gli occhi e li muoveva. Il movimento degli occhi si manifestò per tutto il mese di luglio, giorno e notte. Tutti accorsero per l’intero mese a vedere, adorare e pregare al cospetto della statua miracolosa”.
Così inizia l’adorazione della Santissima delle Grazie di Gavignano. Tantissimi i miracoli della Beata Vergine, soprattutto guarigioni inspiegabili, che rendono sempre più viva la popolarità e l’adorazione della Madonna delle Grazie di Gavignano. Il 2 ottobre si onora, pertanto, la Santissima, con una cerimonia suggestiva alla quale partecipano migliaia di fedeli da tutta Italia, specialmente coloro i quali sono stati miracolati nel corso degli anni.
Un miracolo dei nostri giorni viene tramandato tra i fedeli. Un bimbo di tre anni cadde dal balcone, al terzo piano, e miracolosamente non riportò neanche un graffio. Quando il bimbo vide un’immagine della Madonna delle Grazie in chiesa la domenica, disse alla mamma: “quando stavo cadendo quella Signora mi ha preso in braccio“. Oggi quel bambino è un uomo anziano che vive nel nord Italia. Ogni anno, agli inizi di ottobre, quando può, è sempre presente per ringraziare Colei che lo ha salvato da morte sicura.
Tanti raccontano di gravidanze impossibili, guarigioni, presagi e tantissimi altri segni di interventi, alla scienza inspiegabili. L’adorazione alla sacra statua cresce di anno in anno ed è tramandata di generazione in generazione.
Oggi Gavignano ricorda e rievoca il miracolo del 9 luglio 1796 e rende omaggio alla Beata Vergine, con canti, preghiere, la Santa messa, la processione e fuochi pirotecnici, con la speranza che la pandemia sia ormai alle spalle sotto la protezione di Maria Santissima.