Malaria ancora un pericolo, anche per l’Italia

   

Gli specialisti italiani esperti di malaria hanno informato i ministri italiani della Salute e della Università e Ricerca in occasione della Conferenza sulla Salute organizzata dalla Presidenza italiana del G7. Gli studiosi italiani lanciano l’allarme sull’impatto globale della malaria perché l’Italia attivi finanziamenti pubblici a sostegno della ricerca italiana contro questa devastante malattia. Dieci anni fa l’ISS ha fondato, insieme a nove università, l’Italian Malaria Network per raccogliere i gruppi di eccellenza che nel nostro paese conducono ricerca parassitologica, clinica, epidemiologica e farmacologica sulla malaria. Oggi, 126 ricercatori italiani, di cui quasi un quinto lavora in ISS, hanno perciò sottoscritto questa lettera aperta, indirizzata anche ai ministri dell’Istruzione, Università e Ricerca. La lettera indica i rischi della possibile diffusione in Africa di ceppi di parassiti malarici resistenti ai più moderni farmaci e sottolinea che la movimentazione globale di merci e persone non esime da questi rischi l’Europa e l’Italia. I ricercatori osservano che, mentre il finanziamento globale della lotta alla malaria è cresciuto di venti volte negli ultimi 15 anni, la ricerca malariologica italiana non riceve tuttora alcun finanziamento pubblico significativo e lanciano quindi un appello perché l’Italia avvii una decisa inversione di tendenza, importante anche per affermare a livello internazionale una leadership del nostro paese nella ricerca e nell’innovazione sui temi della salute globale.