Decine di manifestanti hanno cercato di impedire l’arrivo della delegazione nordcoreana alla cerimonia di chiusura dei giochi olimpici invernali di Pyeongchang, nella Corea del Sud. Gli attivisti protestavano per la presenza di Kim Yong Chol, ritenuto responsabile di un attacco scagliato nel 2010 contro la corvetta sudcoreana Cheonan provocando la morte dei 46 marinai a bordo.
Le autorità di Seul hanno dispiegato per l’occasione circa 2.500 elementi delle forze di sicurezza, ma la protesta, riferisce la testata locale “Ytn”, ha costretto comunque la delegazione nordcoreana a scegliere un percorso alternativo.
La decisione di proteggere la delegazione nordcoreana non è piaciuta all’opposizione del Korea Liberty Party, che ha accusato il governo di “tradimento”. Kim Yong Chol, direttore dell’intelligence nordcoreana e vicepresidente della Commissione centrale del Partito del lavoro nordcoreano, è anche accusato di essere dietro il bombardamento, dell’isola meridionale di Yeonpyeong, che sempre nel 2010 ha causato la morte di altre quattro persone.
Severo il forcing della stampa locale sull’alto funzionario, che non ha risposto alle domande dei giornalisti, e sul governo – scrive il “Chosun Ilbo” – accusato di non disprezzare la memoria delle vittime di Cheonan.
Kim Yong-chol guida la delegazione di alto livello che partecipera’ alla cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici. Cerimonia cui parteciperà anche Ivanka Trump, la figlia del presidente Usa Donald. Le parti escludono che ci possa essere un faccia a faccia tra le due delegazioni. La rappresentanza di Pyongyang sara’ composta di otto membri, tra i quali Ri Son-gwon, responsabile dell’agenzia per le relazioni intercoreane; dovrebbe iniziare sabato una visita di tre giorni.
Il governo sudcoreano, stando al ministero dell’Unificazione, “ritiene che l’invio della delegazione contribuirà a migliorare le relazioni inter-coreane e a portare la pace alla Penisola coreana, che comprende la denuclearizzazione del Nord. In questo senso Seul accetterà la visita”. E’ probabile che i delegati del Nord incontrino il presidente del Sud, Moon Jae-in, alla cerimonia, ha ipotizzato un portavoce della presidenza sudcoreana. (Nova)