Il Mar Nero, in questi giorni, sta diventando il mare più trafficato e caldo del mondo. La Russia dopo aver schierato circa 100mila uomini sul suo confine occidentale a ridosso dell’Ucraina, ora si muove anche via mare per stringere in una morsa mortale Kiev dopo la crescente recrudescenza degli attivisti separatisti.
Quindici navi da guerra russe sono nel Mar Nero dopo aver passato, ieri, lo Stretto di Kerch, rende noto la Marina. Prenderanno parte a esercitazioni militari, si precisa. Il dispiegamento si somma a quello di decine di migliaia di soldati lungo la frontiera con l’Ucraina. Ieri il ministero della Difesa a Mosca aveva annunciato la chiusura alla navigazione, fino al mese di ottobre, di alcune zone del Mar Nero, escluso lo Stretto di Kerch, per consentire le manovre addestrative. Altre due navi da sbarco di classe Ropucha della Flotta del Mar Nero sono transitate, sempre oggi, dal Bosforo. La classe Ropucha è nota per la capacità di trasportare carri armati.
La Russia, secondo fonti dello stato maggiore del Cremlino, vieterà il passaggio di navi straniere, militari e ufficiali, in parte del Mar Nero per sei mesi, dal 24 aprile al 31 ottobre. Una restrizione che va chiaramente contro tutte le leggi del mare. Le restrizioni non interessano le navi cargo, coinvolgeranno il lato occidentale della Crimea, la costa meridionale della penisola da Sebastopoli a Hurzuf, e lo spazio a largo di Kerch vicino alla riserva naturale Opuksky.
Una delle aree interessate al divieto di passaggio dei navi militari stranieri é vicino allo Stretto di Kerch, che connette il Mar Nero al Mare di Azov ed è di importanza vitale per l’export di grano e di acciaio dall’Ucraina. Lo stretto era stato teatro dello scontro tra Mosca e Kiev nel 2018, quando la Russia sequestrò tre navi ucraine per presunte violazioni delle sue acque territoriali, non riconosciute come tali a livello internazionale dopo l’annessione della Crimea nel 2014.
Uk Navy pronta a salpare verso il Mar Nero
Gli Stati Uniti volevano inviare due navi nella stessa area marittima ma per ora hanno deciso di soprassedere per non alzare il livello della tensione. Ma secondo il Sundey Times la marina militare britannica è pronta a navigare, invece, verso il Mar Nero. Un segnale importante, non solo la Nato ma anche l’Inghilterra filo-americana si mette in gioco.
Le navi da guerra britanniche salperanno per il Mar Nero a maggio, secondo alcune fonti della marina di Sua Maestà.
Il dispiegamento ha lo scopo di mostrare solidarietà all’Ucraina e dimostrare agli alleati della NATO che la Gran Bretagna c’è.
Un cacciatorpediniere armato di missili antiaerei e una fregata antisommergibile lascerà la flotta della Royal Navy nel Mediterraneo e si dirigerà attraverso il Bosforo nel Mar Nero, secondo il rapporto.
I jet stealth RAF F-35B Lightning e gli elicotteri da caccia ai sottomarini Merlin saranno schierati sulla Flag Ship della flotta, la HMS Queen Elizabeth.
Un portavoce del ministero inglese ha detto che il governo stava lavorando a stretto contatto con l’Ucraina per monitorare la situazione e chiedere, nel contempo alla Russia di allentare la morsa. “Il Regno Unito e i nostri alleati internazionali sono fermi nel sostegno incondizionato alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina”, ha affermato il portavoce.
La reazione tedesca
La Russia costituisce una minaccia “concreta e immediata” alla sicurezza dell’Europa, ha dichiarato la ministra della Difesa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer. “La azioni militari e le armi russe in piena Europa hanno creato minacce reali”, ha aggiunto in un colloquio alla Fondazione Konrad Adenauer. “Chi denuncia la minaccia non è contro la Russia. Chi lo fa affronta un fatto politico importante e mette in campo una prevenzione attiva per i nostri Paesi e per l’Europa“. Il dispiegamento delle forze russe al confine con l’Ucraina “non è una azione che ispira fiducia ma al contrario che vuole provocare una reazione”. Ma Germania e Ucraina, ha sottolineato, “non cascheranno nella provocazione russa”.