di Redazione
Nel Mar Rosso, una nave battente bandiera greca ma di proprietà americana ha lanciato l’allarme a seguito di un attacco missilistico al largo dello Yemen. E’ stato necessario l’intervento militare. A riferirlo la società di sicurezza marittima Ambrey, precisando che l’equipaggio è rimasto illeso. Gli Houthi avevano appena rivendicato di aver colpito un altro cargo britannico nel Golfo di Aden, la Rubymar, con missili antinave. La Rubymar, una portarinfuse battente bandiera del Belize, è registrata nel Regno Unito e operata dal Libano. L’attacco è stato portato a termine nello stretto di Bab al-Mandeb. La nave era diretta a nord verso gli Emirati Arabi Uniti e aveva come destinazione finale la città bulgara di Varna.
Mentre le azioni dei ribelli Houthi continuano, nonostante la missione militare anglo-americana “Prosperity Guardian” ieri il Consiglio europeo ha dato il via alla missione, prettamente di carattere difensivo, denominata Aspides. La missione ha il compito di difendere il traffico mercantile occidentale nel Mar Rosso. La decisione di istituire l’operazione militare era già stata discussa durante la riunione informale dei Ministri della Difesa dell’Unione Europea lo scorso 31 gennaio.
Immediato l’annuncio della Difesa italiana, tramite le parole del ministro Guido Crosetto:
“l’Europa, coesa, ha approvato la missione Aspides, in risposta alla crisi in atto nel Mar Rosso, che sta minando la stabilità economica del vecchio continente e dell’Occidente in generale. La Difesa, dopo che il Parlamento italiano l’avrà approvata, potrà fornire il proprio contributo e assumere il Comando imbarcato dell’Operazione, come ci ha chiesto l’Unione Europea. L’Italia, consapevole della rilevanza strategica dell’area, giocherà un ruolo importante anche per favorire il coordinamento della missione con l’operazione EUNAVFOR ATALANTA, della quale abbiamo assunto il comando tattico lo scorso 8 febbraio”.
“Una risposta necessaria alla guerra ibrida – ha continuato il Ministro – che gli Houti stanno portando avanti nello stretto di Bab el-Mandeb, tagliando le vie di comunicazione che alimentano numerosi Paesi, tra i quali il nostro, incidendo sulle loro economie e creando uno svantaggio competitivo per l’Occidente a vantaggio di altre Nazioni, le cui navi non vengono attaccate”.
In questo momento nel Mar Rosso è presente il Cacciatorpediniere Caio Duilio, scrive il dicastero, impegnato nell’assicurare la vigilanza marittima a protezione delle unità mercantili e garantire la sicurezza delle rotte commerciali.
L’area di operazione istituita dal mandato dell’UE racchiude lo spazio di mare tra Bab el-Mandeb e Hormuz, inclusi Mar Rosso, Golfo di Aden, Mar Arabico, Golfo di Oman e Golfo Persico.
Aspides, come deciso in sede europea, sarà un’operazione difensiva che si concentrerà sulla protezione delle navi contro gli attacchi in mare, in aderenza alle norme del diritto internazionale, a tutela del principio della libertà di navigazione e a diretto supporto degli interessi nazionali.
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