L’operazione UE denominata Aspides prevede un minimo di tre unità navali, supporto logistico e di intelligence, capacità di allerta aerea, protezione cibernetica, supporto satellitare e comunicazione strategica per la guerra dell’informazione
di Redazione
Dopo la riunione informale dei Ministri della Difesa dell’Unione Europea, Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ieri di fronte alle Commissioni Difesa di Camera e Senato, ha delineato la risposta del governo italiano alla necessità impellente di adottare misure urgenti per la tutela delle rotte commerciali nel Mar Rosso. L’Italia ha avviato il dispiegamento di un’unità navale, inizialmente la fregata multi-missione ‘Virginio Fasan‘, successivamente sostituita dalla ‘Federico Martinengo‘ della stessa classe. Quest’ultima assicura una comprensione superiore della situazione operativa e informativa, fornendo protezione sia alle navi mercantili italiane che a quelle di interesse nazionale. Tale dispiegamento prevede, ha precisato Crosetto, una stretta coordinazione con la missione Prosperity Guardian e Atalanta. Per l’ufficialità si attende tuttavia il Consiglio Affari Esteri del 19 febbraio.
In parallelo agli sforzi congiunti dei settori degli Affari Esteri e della Difesa, l’Italia, ha detto Crosetto, sta collaborando attivamente con i partner europei per potenziare il ruolo dell’Unione Europea nella gestione delle crisi e nella sicurezza marittima della regione. Il Ministro Crosetto ha sottolineato il lancio di una nuova operazione di sicurezza marittima denominata Aspides, elaborata dall’Unione Europea. L’Italia, in particolare in collaborazione con Parigi e Berlino, sostiene fermamente questa missione, focalizzata sul Mar Rosso e alcune parti del Golfo Persico. Aspides mira a creare un meccanismo deterrente a salvaguardia del traffico marittimo nell’intera area, fino al Canale di Suez.
Secondo quanto esposto dal Ministro, la missione Aspides sarà inizialmente composta da 3 navi, di cui una italiana, e il comando sarà assunto dalla Grecia, con il Quartier Generale situato a Larissa (Grecia, Periferia di Tessaglia). Il Ministro ha inoltre ricordato che quest’anno l’Italia assumerà il comando delle missioni europee Atalanta ed Emasoh, e pure della Combined Task Force 153, una delle 5 Task Force che opera nell’ambito della partnership multinazionale Combined Maritime Force (CMF).
Inoltre, il Ministro Crosetto ha rivelato l’impegno dell’Italia nel mantenere almeno un’unità navale nazionale in modo continuativo nel Mar Rosso. L’Italia sta anche valutando la possibilità di contribuire con assetti aerei dotati di capacità di sorveglianza e raccolta dati. Il contributo complessivo sarà soggetto a un processo decisionale conclusivo e integrato nel Decreto Missioni 2024 per l’approvazione parlamentare.
In un contesto geopolitico più ampio, il Ministro Crosetto ha evidenziato il continuo conflitto ibrido globale con molteplici fronti in diverse parti del mondo. Il Medio Oriente, la regione dell’Indo-Pacifico e il conflitto tra Russia e Ucraina presentano sfide significative. In particolare, il Ministro ha sottolineato gli effetti della guerra ibrida intenzionale condotta da Russia, Iran e Corea del Nord contro l’Occidente, che coinvolge accesso a risorse, fonti energetiche, superiorità tecnologica e competitività economica.
Inoltre, il Ministro Crosetto ha chiarito le implicazioni economiche dell’asimmetria indotta dagli attacchi selettivi degli Houthi nel Mar Rosso, influenzando i costi di trasporto, i prezzi delle materie prime e la stabilità economica globale. Il Ministro ha enfatizzato l’urgente necessità di un’azione collettiva per ripristinare il diritto internazionale e la libera circolazione delle merci.
Concludendo il suo intervento, il Ministro Crosetto ha riconosciuto l’incremento del dispiegamento difensivo nella regione, indicando possibili implicazioni finanziarie al di là del quadro di bilancio attuale. Ha proposto un finanziamento aggiuntivo, al di là dell’approvazione recente della Legge di Bilancio, per sostenere l’impegno dell’Italia nella sicurezza delle rotte commerciali nel Mar Rosso e in altre aree di crisi.
Subscribe to our newsletter!