di Redazione
La marina iraniana è stata dotata di missili da crociera con un raggio d’azione di 1.000 km ed elicotteri da ricognizione. La notizia è stata diffusa dai media statali ieri sera. La fornitura miltare iraniana a seguito delle accuse mosse a Teheran dagli Stati Uniti sull’attacco con un drone ad un tanker chimico nell’oceano Indiano.
“Il missile da crociera Talaeiyeh ha un raggio d’azione superiore ai 1.000 km ed è un missile intelligente capace di cambiare bersaglio durante la sua rotta“, ha dichiarato il capo della marina iraniana, Shahram Irani. Irani ha aggiunto che elicotteri da ricognizione, droni e missili da crociera marini sono tra le nuove armi aggiunte all’arsenale della Marina, precisando che “tutto questo equipaggiamento è stato progettato e prodotto dall’industria militare iraniana“.
Nonostante gli analisti militari occidentali sottolineino la propaganda iraniana che tende ad esagerare sulle proprie capacità militari, i missili e i droni di produzione iraniana sono diventati comunque una ineludibile realtà nel conflitto russo-ucraino con evidenti successi sul campo.
La vicenda della nave cargo liberiana
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti aveva dichiarato sabato che un drone inviato dall’Iran aveva colpito un tanker chimico con bandiera liberiana nell’oceano Indiano, un incidente che evidenzia le crescenti tensioni regionali e un nuovo rischio per le rotte di navigazione a seguito dell’attacco di Hamas a Israele l’7 ottobre e delle azioni successive di Israele nella Striscia di Gaza. L’Iran ha respinto le accuse degli Stati Uniti, sostenendo di non essere coinvolto nella pianificazione degli attacchi del movimento Houthi dello Yemen, alleato di Teheran, contro navi commerciali nel Mar Rosso.
L’escalation della tensione nel Mar Rosso ha generato un nuovo incidente con accuse di scontri tra i ribelli sciiti Houthi dello Yemen e il Comando Centrale Navale degli Stati Uniti (Centcom) contro droni o navi nella zona. Gli Houthi hanno affermato che gli Stati Uniti hanno attaccato con missili uno dei loro droni durante una missione di ricognizione nel Mar Rosso, causandone l’esplosione vicino a una nave del Gabon, che è rimasta indenne. Nel frattempo, gli Stati Uniti non hanno rilasciato commenti sulla questione, ma all’inizio della giornata avevano segnalato il lancio di due missili antinave verso le rotte commerciali marittime nel Mar Rosso meridionale da parte degli Houthi. Inoltre, erano stati segnalati attacchi di droni contro petroliere e navi militari, che però non hanno subito danni. Nel contesto di queste tensioni, il Consiglio dell’Unione Europea ha annunciato l’intenzione di continuare a lavorare sulle modalità per contribuire alla libertà di navigazione nell’area. Gli Stati Uniti, la scorsa settimana, avevano annunciato la formazione di una coalizione internazionale per preservare la sicurezza nella regione.
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