Mar Rosso: Missione Ue “Aspides” con compiti difensivi

di Emanuela Ricci

Oggi al Consiglio Affari Esteri UE si discute sulla nuova missione militare dell’Unione Europea, denominata Aspides. Una missione che dovrà difendere anche le rotte marittime italiane che coprono il 40% del traffico commerciale totale che attraversa il Canale di Suez per poi raggiungere l’Asia. Per via delle incursioni dei ribelli yemeniti Houthi nel Mar Rosso gli armatori italiani sono costretti a circumnavigare l’Africa per raggiungere gli scali asiatici; ciò, comporta l’aumento dei costi per noleggi, assicurazioni e carburante. Una situazione che si ripercuote anche sui maggiori porti commerciali italiani (Genova, Taranto e Gioia Tauro) che non ricevono più come prima le navi cargo internazionali che, tramite il nostro Paese, potevano garantire ai propri committenti una distribuzione veloce in tutta l’Europa.

Da qui la decisione repentina di attivare una missione militare targata UE che possa garantire la necessaria cornice di sicurezza al traffico marittimo commerciale. La missione militare navale dell’UE è fortemente voluta da Italia, Francia e Germania che hanno condiviso un documento congiunto sulla sicurezza e la libertà di navigazione nel Mar Rosso, sottolineando il loro sostegno al piano dell’UE e l’importanza della missione militare con compiti difensivi. Nel documento, si evidenzia anche la necessità di sfruttare le strutture e le capacità già esistenti della missione UE, denominata Agenor. Una missione che dal 2020 proteggere i flussi marittimi nello Stretto di Hormuz e nel Golfo Persico.

Il documento congiunto specifica che Aspides avrà una missione difensiva, a differenza dell’operazione Prosperity Guardian lanciata da Stati Uniti e Regno Unito, con cui comunque è previsto uno scambio di informazioni. Gli Stati membri sono invitati a considerare la partecipazione alla missione, sia con mezzi navali che con contributi di personale, in base all’articolo 44 del Trattato1.

Il via dell’operazione dovrebbe essere dato il 19 febbraio prossimo con l’Italia che potrebbe garantire il quartier generale della missione. Secondo il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, Aspides rappresenta un passo cruciale verso una difesa comune europea.

  1. Nel quadro delle decisioni adottate in conformità dell’articolo 43, il Consiglio può affidare la realizzazione di una missione a un gruppo di Stati membri che lo desiderano e dispongono delle capacità necessarie per tale missione. Tali Stati membri, in associazione con l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, si accordano sulla gestione della missione. Gli Stati membri che partecipano alla realizzazione della missione informano periodicamente il Consiglio dell’andamento della missione, di propria iniziativa o a richiesta di un altro Stato membro.
    Gli Stati membri partecipanti investono immediatamente il Consiglio della questione se la realizzazione di tale missione genera conseguenze di ampia portata o se impone una modifica dell’obiettivo, della portata o delle modalità della missione stabiliti nelle decisioni di cui al paragrafo 1. In tal caso il Consiglio adotta le decisioni necessarie.

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