Mercoledì 20 settembre alle ore 10.00, presso la biblioteca Centrale dello Stato Maggiore della Marina, alla presenza del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti,saranno presentati alla stampa i risultati preliminari della campagna condotta da Nave Alliance sotto il coordinamento dell’Istituto Idrografico della Marina. All’evento Interverranno il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano e il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Valter Girardelli.
Oltre al Capitano di Vascello Luigi Sinapi, Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina, che ha assicurato il coordinamento scientifico delle attività, saranno presenti i rappresentanti di tutti i più importanti enti di ricerca nazionali (CNR, OGS, ENEA) che hanno partecipato alla campagna, oltre che delCentre for Maritime Research and Experimentation (CMRE) della NATO.
Dopo quasi 90 anni la Marina Militare è ritornata in Artide con la “Campagna High North 17” svolgendo una missione di ricerca scientifica in mare e ponendosi, grazie all’Istituto Idrografico, quale elemento di riferimento e traino per la ricerca scientifica nei settori polari.
La campagna High North 17 nasce dal coinvolgimento sempre crescente dell’Italia in Artico grazie alle capacità di nave Alliance di operare nelle regioni polari e alle sinergie tra risorse scientifiche nazionali, in grado di trasformare la ricerca in risultati concreti.
Le attività di ricerca a bordo di nave Alliance sono iniziate a Reykjavik il 9 luglio e terminate il 29 Luglio a Tromso, ed hanno interessato aree inesplorate, a sud delle isole Svalbard, con una estensione di cica 650 km2 e hanno permesso l’acquisizione di dati di geofisica marina relativi all’atmosfera, alle masse d’acqua, al fondo e al sottofondo marino.
La Marina Militare, che ha tra i propri compiti quelli di salvaguardare le aree di interesse nazionale, vede nelle possibili nuove rotte commerciali che potrebbero aprirsi a Nord, un elemento di interesse in cui tutelare la sicurezza della navigazione oltre che per gli aspetti geostrategici e socio-economici che questo potrebbe comportare per il nostro Paese.
I cambiamenti climatici ed il riscaldamento globale rappresentano una importante sfida internazionale ed in tale contesto l’Artico riveste un ruolo fondamentale per le sue caratteristiche di “motore” del clima del pianeta. Il settore marino e lo sviluppo sostenibile in mare sono fattori imprescindibili su cui puntare per le prospettive future correlate alla blu economy in particolare per il nostro Paese, dotato di una spiccata propensione verso il mare e di una naturale connotazione marittima.