Il Parlamento marocchino aprirà domani i lavori con una riunione d’emergenza in vista della 25^ conferenza dell’Unione parlamentare araba sulle violazioni israeliane alla sacralità della moschea di Al-Aqsa. La conferenza, si svolge su invito del Parlamento del Marocco e interviene anche sul divieto dei fedeli ad eseguire la preghiera del venerdì alla moschea in violazione del diritto internazionale, considerandolo un atto di provocazione ostile ai sentimenti di tutti i musulmani, e una violazione dei diritti dei palestinesi, come riferiva una dichiarazione congiunta dei due rami del Parlamento di martedì. Il lavoro di questa conferenza sarà caratterizzata dagli interventi del Presidente della Camera dei rappresentanti e del Presidente dell’Upa, Habib El Malki e del Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi (LAS), ha aggiunto una fonte, sottolineando che le riunioni di lavoro si concentreranno sulle azioni dei presidenti dei parlamenti e dei consigli e sui presidenti delle delegazioni parlamentari. La sessione di chiusura sara’ segnata dall’adozione di una dichiarazione finale.
La moschea di Al-Aqsa è la seconda più antica al mondo, dopo la Kaaba de La Mecca. Anche se la tradizione islamica fa risalire AL-Aqsa al tempo di Isacco e di suo figlio Giacobbe, la moschea fu costruita in quel luogo sotto il califfato Umayyade di Abd al -Malik e suo figlio al -Walid, completata poi nel 705 DC. Negli ultimi secoli la struttura fu più volte distrutta da terremoti, ma fu sempre ristrutturata dal califfo del tempo. Il nome della moschea, Al-Aqsa, letteralmente “la lontana”, si riferisce al viaggio notturno di Maometto dalla Mecca. In questo contesto “la lontana” significa lontana dal La Mecca ed è la parola usata per connotare la città di Gerusalemme, anche se il Corano in realtà non menziona mai il nome della città.