di Redazione
Ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato il corpo diplomatico internazionale nel corso della tradizionale cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno.
Dopo l’indirizzo di saluto augurale del Cardinale Emil Paul Tscherrig, Decano del Corpo Diplomatico – Nunzio Apostolico, il Presidente Mattarella ha rivolto un discorso ai Capi delle Missioni Diplomatiche accreditati presso la Repubblica Italiana.
Alla cerimonia, nel Salone dei Corazzieri, hanno partecipato il Ministro Antonio Tajani, il Vice Ministro e i Sottosegretari del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il capo dello Stato ha evidenziato come la profezia di Papa Francesco sulla “guerra mondiale a pezzi” si sia di fatto attualizzata. Nel discorso dello scorso anno, il Papa aveva auspicato la pace per l’Ucraina, ma purtroppo la guerra non solo continua, ma si è estesa in altre parti del mondo. Mattarella ha attribuito la causa all’aggressione di Putin, che ha causato uno sconvolgimento dei valori e un attacco alle regole internazionali, generando maggiore precarietà.
Il Presidente ha riconosciuto la chiara visione del Papa, che già dieci anni fa parlava di una guerra mondiale frammentata. Questi frammenti di guerra, ha sottolineato Mattarella, rischiano di creare false prospettive e ingannare la nostra capacità di analisi. Nonostante il quadro complesso, il Presidente vede soluzioni possibili e ha sottolineato la necessità di un confronto che permetta una proficua riforma strutturale del multilateralismo.
Mattarella ha indicato che i pericoli attuali hanno nomi diversi da quelli di 80 anni fa, ma sono altrettanto temibili e dovrebbero spingere ad un’azione immediata e collettiva. Ha sottolineato l’importanza di riformare istituzioni come l’ONU, l’OMC, l’OMS e il regime sul controllo degli armamenti nucleari, evidenziando che le carenze di queste istituzioni hanno un costo per tutti.
Il Presidente ha enfatizzato l’allargamento dell’Ue verso Kiev come un gesto di grande valore politico, rappresentando inclusione e valori opposti alle pulsioni neo-imperialiste di Mosca. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di riforme istituzionali per rendere l’Ue in grado di affrontare le sfide attuali con efficacia e tempestività.
Mattarella ha condannato l’attacco terroristico di Hamas contro Israele e ha richiamato l’attenzione sulla situazione apocalittica a Gaza, sottolineando che anche i territori sotto l’Autorità Nazionale Palestinese sono afflitti da gravi sofferenze.
Infine, ha concluso menzionando positivamente i risultati della COP28, ma ha sottolineato l’urgenza di tradurre rapidamente in azioni concrete, poiché ci sono già ritardi non più accettabili.
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