Martedì scorso, a poche ore dall’annuncio di Donald Trump sullo spostamento dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, sancendo quest’ultima come la nuova capitale d’Israele, l’Esercito dello Stato ebraico ha condotto una imponente esercitazione militare nel nord del Paese, non lontano dal confine con il Libano. Sembra si sia trattato della più imponente esercitazione condotta da Israele negli ultimi 25 anni. Per l’occasione è stata mobilitata l’intera divisione della Galilea, con il coinvolgimento di centinaia di soldati e una sessantina di veicoli, senza la concessione di alcun preavviso, con il fine di testare la reattività delle Forze armate nel caso di un attacco o di una esplosione improvvisa del conflitto nel nord.
Una inequivocabile prova di forza che appare come un monito rivolto alle popolazioni arabe degli stati confinanti, come a voler dire: attenzione, Israele è pronto ed è più forte che mai.
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