Secondo quanto riportato dall’agenzia Nova, gli Stati Uniti hanno posto il veto oggi ad una risoluzione del Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite (Onu) con la quale si chiedeva che il presidente Donald Trump rivedesse la sua decisione di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele e di trasferire nella Città Santa la sede diplomatica statunitense.
Lo riferisce il quotidiano “New York Times”. La bozza di risoluzione ha ricevuto 14 voti favorevoli ed uno contrario, quello statunitense, appunto. Una votazione che, per il quotidiano, fa emergere ancora una volta l’isolamento degli Stati Uniti nell’ambito del conflitto israelo-palestinese.
L’ambasciatrice statunitense presso l’Onu, Nkki Haley, ha censurato il voto dei suoi colleghi del Consiglio di sicurezza ribadendo che la decisione di Trump è il “riconoscimento dell’ovvio” e che tra le “pieghe del gergo diplomatico qualcuno pretende di dire all’America dove tenere la sua ambasciata”. La risoluzione redatta dall’Egitto ribadisce la posizione tenuta dal Consiglio di sicurezza in risoluzioni espresse da oltre 50 anni che rifiutano di riconoscere la sovranità di Israele sulla città di Gerusalemme.
La bozza di risoluzione precisava anche che nessun Stato dovrebbe stabilire la propria ambasciata a Gerusalemme. Lo status definitivo della Città Santa deve essere risolto attraverso negoziati. Il voto si è tenuto a due giorni dalla visita a Gerusalemme del vice presidente Usa, Mike Pence. Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, che avrebbe dovuto incontrare Pence, ha cancellato l’appuntamento in segno di protesta.