Mega esercitazione Usa, Giappone e Corea del Sud

   

Secondo quanto riportato da Nova gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud terranno due giorni di test missilistici balistici questa settimana mentre aumentano le tensioni nella regione rispetto ai programmi di armamento in rapida crescita della Corea del Nord. Lo riferiscono i rispettivi ministeri della Difesa rilanciati dalla stampa locale.

La Corea del Nord ha sparato due missili sul Giappone, sfidando le sanzioni delle Nazioni Unite e la condanna internazionale. Il 29 novembre ha testato un missile balistico intercontinentale che, a suo avviso, era il più avanzato, in grado di raggiungere gli Stati Uniti continentali. I test, in programma lunedì e martedì, saranno il sesto esercizio congiunto di tracciamento dei missili balistici tra le tre nazioni.

Gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno condotto esercitazioni militari su larga scala la scorsa settimana, che secondo il Nord hanno reso lo scoppio della guerra “un fatto accertato”. Il mese scorso gli Stati Uniti hanno dichiarato che la Corea del Nord sarebbe “completamente distrutta” se una guerra dovesse scoppiare. La Corea del Nord minaccia regolarmente di distruggere la Corea del Sud, il Giappone e gli Stati Uniti e afferma che i suoi programmi di armamento sono necessari per contrastare l’aggressione degli Stati Uniti.

La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno intrapreso lunedì 4 dicembre la più vasta esercitazione aerea congiunta nella storia dell’alleanza militare tra i due paesi, denominata “Vigilant Ace”. La manovra giunge una settimana dopo il lancio di un missile balistico intercontinentale da parte del regime nordcoreano, ma era già stata pianificata in precedenza, con la mobilitazione da parte degli Usa dei velivoli più sofisticati del loro arsenale. All’esercitazione congiunta, che proseguirà sino alla giornata di venerdì, prendono parte in tutto 230 aerei, inclusi sei intercettori di quinta generazione F-22 Raptor e cacciabombardieri F-35.

12 mila uomini del personale militare statunitense proveniente da Aviazione, Marina e Marines partecipano alla manovra, che stando ai media sudcoreani coinvolgerà anche i bombardieri supersonici statunitensi B-1B Lancer.

I media di regime della Corea del Nord hanno risposto alla manovra accusando gli Stati Uniti di aumentare le tensioni nella Penisola per giungere a un conflitto militare. Il Comitato nordcoreano di riunificazione pacifica della Corea ieri ha definito il presidente Usa, Donald Trump, un “folle”, avvertendo che le manovra “Spingerà la situazione già grave nella Penisola coreana sull’orlo di una guerra nucleare”. L’agenzia di Stampa nordcoreana “Kcna” ha accusato l’amministrazione Trump di “condurre una pericolosa scommessa nucleare nella Penisola coreana”.

La Corea del Nord ha effettuato il lancio di un missile balistico a lungo raggio nelle prime ore del 29 novembre, interrompendo bruscamente una pausa di circa 10 settimane dalle provocazioni armate di quel regime. Stando alle prime informazioni diffuse dal Pentagono e dal ministero della Difesa giapponese, il missile è stato lanciato da Sain Ni, in Corea del Nord, e si è inabissato 53 minuti più tardi nel mar del Giappone a circa 250 chilometri dalla costa del Giappone. Secondo la Difesa della Corea del Sud, il missile lanciato da Pyongyang è un missile balistico intercontinentale (Icbm) Hwasong 14, simile a quello lanciato nel mar del Giappone lo scorso luglio. Il missile ha raggiunto una altitudine massima di oltre 4 mila chilometri e percorso una distanza di circa mille chilometri. Il ministro della Difesa giapponese, Itsunori Onodera, ha riferito che il missile si è suddiviso in più parti durante la fase terminale del suo volo, e non è dunque da escludere che Pyongyang abbia testato un vettore a testate multiple indipendenti.