Durante il G20 a Bali l’incontro bilaterale tra Meloni ed Erdogan è apparso molto cordiale tanto che, così come riporta l’Agi, pare sia stata rivitalizzata l’intesa firmata nel 2018 tra le aziende della Difesa turca Aselsan e Roketsan con Eurosam (consorzio che comprende Mbda Italia, Mbda Francia e Thales). Alla base dell’accordo c’è l’aggiornamento del sistema di difesa aerea Samp-T – Sol-air Moyenne Portèe Terrestre.
E’ un sistema già in dotazione di Francia e Italia ma necessita di un ammodernamento importante che è rischiesto proprio all’industria della Difesa turca che dovrà integrare l’apparato con missili e radar di ultima generazione, come quelli utilizzati nei famosissimi droni TB2 Bayraktar, che Ankara esporta in 24 Paesi.
Il Samp-T serve per contrastare attacchi aerei, missili balistici a corto raggio, razzi sparati da distanze ridotte che richiedono tempi di reazione rapidi.
Il sistema gode di grande mobilità, flessibilità e rapidità di schieramento e vanta la formidabile capacità di gestire e segnalare minacce provenienti da un arco di 360 gradi.
Le forze armate italiane hanno in dotazione 5 batterie di missili Samp-T, dispiegate presso il IV reggimento artiglieria contraerei di Mantova, dove sono divenute operative a partire dal 2013.
I turchi dovranno migliorare le capacità del radar Arabel 90 che dovrà essere in grado di individuare, identificare, tracciare e inseguire i bersagli.
L’azienda turca Aselsan dovrebbe implementare l’alimentazione energetica, con effetto sull’estensione della durata delle operazioni.
La Roketsan è chiamata a fornire missili di ultimissima generazione, che sostituiranno le batterie da 8 missili Aster30 attualmente utilizzate, missili a lancio verticale con guida terminale a seeker attivo, vale a dire capaci di inseguire l’obiettivo. Ultimo modulo è l’unità di ricarica terrestre, necessario a caricare i missili sul lanciarazzi.