Nella bozza delle conclusioni del Consiglio Ue di fine giugno si parla di movimenti secondari di migranti. Ci si riferisce agli spostamenti dei richiedenti asilo tra i vari stati della Ue che “metterebbero a grave rischio l’integrità del Sistema asilo”. La bozza del documento cita in due righe la sintesi della problematica. Gli Stati membri dovrebbero prendere tutte le misure legislative e amministrative interne necessarie a bloccare questi movimenti e cooperare più strettamente tra loro a questo fine”. La questione dei movimenti secondari sta mettendo in difficoltà il governo guidato da Angela Merkel in Germania, dove il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, minaccia di applicare respingimenti alla frontiera di migranti che hanno già chiesto asilo nel paese di primo ingresso.
In vista dell’incontro del Consiglio Ue di fine giugno, il presidente Emmanuel Macron e la cancelliera Angela Merkel si sono incontrati nel tradizionale vertice franco tedesco, a cadenza annuale.
La conferenza stampa dei due leader ha dato delle interessanti indicazioni alle maggiori problematiche, spesso, endemiche dell’Unione europea.
Il presidente Macron ha chiesto una “risposta europea” “alla sfida migratoria” nel momento in cui tra i Paesi dell’Unione manca una posizione unanime. La Merkel ha rincarato la dose dicendo, che l’Europa deve “avere più capacità” di sorvegliare le sue frontiere esterne e di sfruttare i “meccanismi di solidarietà all’esterno come all’interno delle frontiere stesse”.
Il presidente francese ha parlato e quindi convinto il cancelliere tedesco sul progetto riguardante l’Iniziativa europea di intervento (Iei). La Iei è “un approccio non inclusivo di una cooperazione ravvicinata di alcuni paesi capaci e volenterosi”. L’obiettivo è quello di far lavorare insieme diversi paesi che presentano un’adeguata capacità militare. In questo progetto Parigi e Berlino sono interessati soprattutto a Londra.
Angela Merkel ha poi parlato di bilancio comune dell’eurozona per proteggersi meglio dalle crisi. “Ci stiamo impegnando per un bilancio dell’euro, ribadisce Macron, che ha a lungo sostenuto l’istituzione di un budget comune, inteso come strumento di solidarietà e stabilità per i diciannove Stati dell’area dell’euro. Questo bilancio potrebbe avere i suoi primi effetti già del 2021.
Per quanto riguarda i migranti Il presidente francese, Emmanuel Macron, invita alla “solidarietà dentro e fuori i confini” per rispondere alla sfida dei migranti. E rilancia: “Non siamo un’isola piantata in mezzo al nulla”. In Europa servono “più sovranità, più compattezza e più coordinamento”. Macron ha citato quindi “un’iniziativa di intervento europeo per potersi coordinare meglio.
Sia Macron che la Merkel hanno congiuntamente appoggiato le valutazioni italiane, esposte dal premier Giusepper Conte negli incontri avuti nei giorni scorsi. “Sosteniamo, quindi, il piano della Commissione europea per rafforzare Frontex, e vogliamo agire contro l’immigrazione secondaria. Serve un’armonizzazione delle norme sul diritto di asilo”.
“La migrazione la concepiamo come sfida comune” e “il nostro obiettivo resta una risposta europea. Vogliamo evitare che l’Europa si divida.