Messico, il terremoto più potente degli ultimi 100 anni, luci sismiche in cielo
Il terremoto più potente degli ultimi 100 anni arriva poco prima di mezzanotte, quando Città del Messico, un colosso dai mille quartieri e con 20 milioni di abitanti, iniziava ad affrontare la notte. Molti i testimoni hanno riferito che dalla terra arrivavano dei rumori mostruosi. La tensione e lo stress si legge ancora negli occhi e gambe della gente che è ancora per strada, incredula della potenza della natura. Sono momenti non facili, impossibili da dimenticare, nei quali tutti i quartieri sembravano in preda al panico. La popolazione ha assistito ad un altro fenomeno strano: sotto i piedi la terra tremava, mentre ‘sopra’, in cielo, si vedeva uno strano scintillare”. Un fenomeno che ha una spiegazione, come hanno riferito gli esperti citati subito dopo la violenta scossa di terremoto dai media locali: sono alterazioni elettromagnetiche che producono luci sismiche. Tutto ‘normale’, quindi, o quasi. Araceli, 51, vive invece a Xochimilco, zona turistica e lacustre nel sud della capitale, nota anche come ‘La Venecia Mexicana”. Per lei questa non è certo la prima scossa della sua vita: “poco importa, non avevo mai sentito muoversi la terra così, per questo mi sono impaurita”. Non molto lontano, a Los Cipreses, vive Rosa, una avvocatessa di 54 anni, che in quegli attimi tremendi ha cercato rifugio nella fede: “Dio ci protegga”, si limita a dire ancora adesso. E le luci nel cielo?: “Si’ le ho viste, sembrava la fine del mondo”. In una notte da incubo come quella di questo giovedì segnato da ‘un 8,2 Richter’ di racconti simili ce ne raccolgono migliaia, tutti per di più di cittadini che di terremoti se ne intendono, perchè sono stati testimoni di altre scosse: il Messico non è il Cile, ma rimane un paese ad altissimo ‘tasso’ tellurico. Basta pensare ad un altro mega-sisma, quello del 19 settembre del 1985. Stessa intensità di oggi, ma quella volta i morti furono ben 15 mila.
Luci Sismiche
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Seismological Research Letters, e condotto da ricercatori, guidati dal geologo canadese Robert Thériault, le luci sismiche, chiamate Eql, sono legate ad un rapido accumulo dell’energia intrappolata tra le faglie del sottosuolo. Queste correnti elettriche indotte fluiscono in superficie attraverso fenditure del terreno dove, una volta ionizzate insieme alle molecole d’aria, generano la luminosità. Le luci possono assumere diverse varietà di forme, tra cui le principali sono sfere ferme o fluttuanti nell’aria.