Il 25 dicembre scorso, uno dei tre aerei russi Mikoyan MiG-31K che erano di stanza presso l’aeroporto di Machulichy in Bielorussia ha preso fuoco ed è inutilizzabile. A dare la notizia un gruppo di monitoraggio, denominato “Belarusian Gayun”. I MiG-31K sono in grado di trasportare i missili ipersonici Kh-47M2 Kinzhal, impossibili da intercettare. La pericolosità di tali missili genera allarmi della difesa aerea in tutta l’Ucraina ogni volta che un velivolo MiG-31K decolla.
Tre MiG-31K con i numeri di registrazione RF-92215, RF-92445 e RF-95194 sarebbero arrivati a Machulichy il 13 dicembre, secondo Belaruski Hayun.
In precedenza, tre di loro sono atterrati in Bielorussia il 16 ottobre scorso e sono rimasti li per 46 giorni. L’aeroporto di Machulishchy ospita non solo i MiG-31K, ma anche gli aerei Ilyushin IL-76 A-50U “Sergey Atayants” AWACS, con numero di matricola RF-93966.
Due dei tre MiG avevano effettuato almeno quattro sortite il 16, 17, 21 e 25 dicembre. Il terzo, con la matricola RF-95194 (numero di bordo “50 blu”) è andato in fiamme per lo scoppio del suo motore il 25 dicembre.
Tra le cause dell’incendio la vetustà del velivolo – i MiG sono stati prodotti dal 1975 al 1994 e utilzzati nel 1981, sono stati poi modernizzati nel 2015 – e la probabile impreparazione del suo equipaggio.
Il 25 dicembre, un altro MiG russo con matricola RF-92445 con sede a Machulichy ha effettuato due voli di due ore che hanno generato allarmi di raid aereo in tutta l’Ucraina.
Tuttavia non è stato segnalato alcun nuovo attacco russo e una volta che gli aerei sono tornati alle loro basi è cessato allarme.
Da metà ottobre la Russia ha attaccato le infrastrutture energetiche dell’Ucraina con diversi attacchi missilistici e con droni, provocando interruzioni di corrente e blackout in oltre 40 regioni.
Il 24 dicembre, un attacco russo alla città meridionale di Kherson, recentemente riconquistata, ha provocato la morte di almeno dieci persone ed il ferimento di altre 58.
La Russia ha schierato aerei da combattimento MiG-31 armati con missili ipersonici Kh-47 Kinzhal (soprannominati “Dagger” in russo) per attaccare obiettivi all’inizio della sua invasione dell’Ucraina. La portata del missile Kh-47 Kinzhal, secondo gli esperti, arriva a 2000 chilometri.
Può trasportare una testata nucleare di 500 chilotoni o una testata a frammentazione del peso di circa 499 chilogrammi, 33 volte più potente della bomba atomica che ha distrutto Hiroshima.
Il missile ha una traiettoria più piatta rispetto ad un missile balistico tradizionale e può viaggiare a velocità comprese tra 5 e 12 volte la velocità del suono, dando alle difese aeree poco tempo per prepararsi. La capacità del missile di poter essere manovrato durante tutta la sua traiettoria rende l’intercettazione impegnativa e, per molti analisti, impossibile.
Utilizzando un radar, il missile può colpire con precisione bersagli fissi e in movimento. Il Kh-47M2 Kinzhal ha acquisito notorietà quest’anno dopo che la Russia ha annunciato il 19 marzo scorso di aver utilizzato i suoi missili ipersonici Kinzhal per distruggere un deposito di armi nel villaggio di Deliatyn nella regione di Ivano-Frankivsk nell’Ucraina occidentale.
Quella era la prima volta che un’arma ipersonica veniva usata in combattimento. “È quasi impossibile fermare il missile”, aveva dichiarato il vicepresidente degli Stati Uniti durante una conferenza stampa.
Il missile Kinzhal deve essere lanciato da un aereo ad alta quota che vola ad elevata velocità come il MiG-31, un intercettore di difesa aerea con capacità Mach 3. La Russia ha anche aumentato il numero di MiG-31K di stanza nella regione di Kaliningrad come parte di ulteriori misure di deterrenza strategica contro l’Occidente.
Secondo un recente articolo dell’EurAsian Times, un MiG-31 equipaggiato con un missile Kinzhal può raggiungere la maggior parte delle capitali dell’Europa occidentali, tra cui Londra, Parigi, Roma e molte altre, in meno di 7-10 minuti. Ad oggi l’intelligence ritiene che sono stati modificati da 10 a 20 MiG-31 in grado di poter sparare missili Kinzhal.