Migranti a Pozzallo, sei i pasei UE che li accoglieranno. Soddisfazione di Conte e Salvini

Attraccate a Pozzallo le due navi italiane con a bordo 450 migranti. Finalmente è terminata l’odissea che ha visto il governo italiano in prima linea per far valere le considerazioni espresse a fine giugno dai partner europei. Su base volontaria tutti i paesi Ue si erano offerti per  contribuire nell’accoglienza. Contrarietà è emersa dai paesi Visegrad, Praga ha gridato, “ora inizia l’inferno”. Tuttavia, Francia, Germania, Malta, Spagna, Portogallo  e Irlanda hanno offerto la propria disponibilità. Si tratta di un successo, secondo gli addetti ai lavori. Finalmente l’Italia non è stata lasciata da sola e i migranti attraverso l’Italia sono sbarcati in Europa.

L’Ue: “Condividiamo l’urgenza espressa da Conte” “Confermiamo di avere ricevuto la lettera del premier Conte che è stata indirizzata ai presidenti Tusk e Juncker. Nella lettera chiede di dare attuazione immediata alle conclusioni raggiunte al Consiglio europeo e a breve risponderemo”. Così il portavoce della Commissione europea Margaritis Schinas. “In generale e senza entrare nei dettagli, la Commissione condivide pienamente il senso di urgenza ed è impegnata nel dare seguito velocemente alle conclusioni raggiunte del Consiglio per quanto ci compete”, conclude Schinas.  “La Commissione accoglie con favore che entrambe le navi the Protector e Monte Sperone siano sbarcate a Pozzallo e ci è stato possibile grazie a 6 stati membri Ue che hanno deciso di accogliere e condividere migranti, tra cui Italia, Francia, Germania, Malta, Spagna e Portogallo”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue Schinas. “L’Italia chiede da tempo una cooperazione regionale sugli sbarchi e ha ragione a chiederlo, la Commissione crede che soluzioni ad hoc non siano sostenibili a lungo termine e chiede una nuova spinta sulla base del Consiglio europeo”. La Commissione presenterà l’ultima settimana di luglio o la prima di agosto le sue proposte per dare seguito a una parte delle conclusioni del Consiglio europeo sui migranti: in particolare, l’esecutivo comunitario dovrebbe mettere sul tavolo la proposta sui centri sorvegliati nei paesi di primo ingresso e una ridistribuzione dei richiedenti asilo tra alcuni paesi Ue.  Si tratterà di una “concept note”, una descrizione di massima, che dovrebbe permettere agli Stati membri che decidono di partecipare su base volontaria di mettere in opera la cooperazione regionale sugli sbarchi.

Critiche le condizioni di salute dei migranti. Otto persone, tutte donne e bambini, sono state trasportate a Lampedusa a bordo di motovedette della Guardia Costiera per motivi sanitari. Una donna incinta insieme con la sorella e una mamma molto debilitata sono state trasportate in elisoccorso all’ospedale di Palermo. “Le loro condizioni di salute sono particolarmente gravi – riferisce all’Adnkronos il medico Pietro Bartolo – una donna, in particolare, era pelle e ossa, non mangiava da settimane”. In ospedale a Palermo altri tre uomini, anche loro molto gravi. Una donna di origine eritrea, molto disidratata e debilitata, giudicata in pericolo di vita, è stata trasferita dall’imbarcazione della Guardia di Finanza su una motovedetta e portata all’ospedale di Modica.
Drammatici i racconti di chi ha visto le condizioni delle persone più provate. “Vederlì così – dice un’infermiera del poliambulatorio di Lampedusa – ci porta alla mente gli effetti dei campi di concentramento tedeschi della seconda guerra mondiale, tanto sono importanti gli stati di denutrizione e di disidratazione. Uno dei ragazzi che parla un po’ di inglese ci ha raccontato che per diversi mesi hanno potuto mangiare solo 30 grammi di pasta al giorno e nient’altro”. Una delle pazienti trasferite a Palermo, invece, ha 27 anni, è pelle e ossa, pesa 35 kg. Avrebbe trascorso “sette mesi drammatici” in Libia, dove sarebbe stata anche violentata. Con lei c’è la figlia di 4 anni. “Non mangia da tre giorni, aiutatela – è riuscita appena a dire la donna – datele del cibo vi prego…”.

 

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