“Da questo Consiglio Europeo esce un’Europa più responsabile e più solidale. L’Italia non è più sola. Passato principio che chi arriva in Italia arriva in Europa”.
Conte uscendo dal palazzo del Consiglio intorno alle cinque del mattino ha spiegato ai giornalisti presenti il contenuto dell’accordo descrivendo i punti più salienti del testo delle conclusioni approvate nel corso della riunione, “è passato il principio che il tema della regolazione e della gestione dei flussi migratori deve essere affrontato mediante un approccio più integrato, come avevamo richiesto, che riguardi la dimensione interna, quella esterna e il controllo delle frontiere, all’articolo uno”. “All’articolo uno è affermato il principio che chi arriva in Italia arriva in Europa. All’articolo tre dell’accordo, è affermato il principio che tutte le navi che attraversano il Mediterraneo devono rispettare le leggi, quindi anche le Ong, e non devono interferire con le operazioni della Guardia Costiera Libica”.
Conte ha poi continuato descrivendo il contenuto dell’articolo cinque dove è stato annunciato “un nuovo approccio per i salvataggi in mare: si prevedono azioni, d’ora in poi, basate sulla condivisione, e quindi coordinate tra gli Stati membri”, spiegando che è “Prevista la possibilità di creare centri accoglienza anche in Paesi terzi” “Ancora, sempre all’articolo cinque – ha continuato Conte – è prevista la possibilità di creare dei centri di accoglienza per consentire lo sbarco e, se del caso, il transito dei migranti anche in Paesi terzi, sotto il coordinamento e la cooperazione con l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati e con l’Oim”.
“Un altro principio che segnalo – ha aggiunto il presidente del Consiglio – è all’articolo sei, per cui in Europa d’ora in poi si possono creare dei centri di accoglienza nell’ambito degli Stati membri, ma solo su base volontaria. Quindi, per i Paesi che lo desiderano e che vogliono attrezzarsi per farlo ci saranno centri con una gestione collettiva europea”. “Ancora – ha detto poi – all’articolo sette si è finalmente affermato il principio del rifinanziamento del Fondo fiduciario per l’Africa, che ci torna particolarmente utile per le rotte dei migranti dal Nordafrica”.
Inoltre è stata “Affermata necessità riforma Dublino, siamo soddisfatti”.
“All’articolo otto – ha aggiunto – avevamo chiesto, cosa che era il primo obiettivo della nostra proposta, che fossero intensificati i rapporti e gli accordi con i Paesi di origine e di transito dei migranti. Infine, segnalo l’articolo dodici, dove si afferma chiaramente la necessità di riformare Dublino, e quindi anche tenendo conto delle persone che vengono soccorse in mare, alla luce dei salvataggi e delle regole di Search and Rescue”, ricerca e soccorso.
Conte ha poi concluso mostrando soddisfazione “Direi che nel complesso possiamo ritenerci soddisfatti: è stata una lunga negoziazione, come ci dice l’orario, ma l’Italia non è più sola, come avevamo richiesto”.