Scorrendo velocemente i 10 punti sembrano più dei semplici e utopici palliativi non utili per risolvere, ovvero affrontare un’emergenza epocale che ancora una volta pare non coinvolgere davvero le istituzioni europee forse più attente in questo momento alla prossima scadenza elettorale. Tanta retorica e pochi fatti concreti!
(di Andrea Pinto)Tre ore di visita a Lampedusa, così il presidente della Commissione Ue Ursula von der Lyen ha voluto dimostrare la vicinanza comunitaria all’Italia. Sbarcata con un aereo dell’Aeronautica miliare italiana insieme con il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, al termine della visita in una saletta dell’aeroporto, ha partecipato alla conferenza stampa dove ha affermato:
“In questi giorni così drammatici la comunità locale ha fatto il massimo per portare sostegno agli uomini, alle donne e ai bambini che sono arrivati su quest’isola. Una solidarietà incredibile che veramente scalda il cuore. Tutte le persone coinvolte sono prese da una situazione che non hanno creato loro. I migranti vengono attirati da spietati trafficanti e molti arrivano qui a Lampedusa semplicemente per la sua collocazione geografica. Questo pone Lampedusa sotto una fortissima pressione creando una situazione difficile per la sua popolazione. Siamo qui per offrire una risposta coordinata”.
Il premier Giorgia Meloni nel ringraziare la von der Lyen per aver accettato l’invito si è soffermata sui migranti ed in modo particolare sulla condizione dei più deboli, donne e bambini: “Ho sempre ritenuto che i percorsi di gestione dei migranti che arrivano dovessero essere diversi tra gli uomini soli in età lavoro e mamme e under 14. È anche oggetto dei provvedimenti che prenderemo domani in Consiglio dei ministri, l’ipotesi dell’estensione del trattenimento per rimpatrio riguarda i meno fragili, il tema di donne e minori di 14 anni va trattato a parte”.
Oggi nel Consiglio dei Ministri verrano varate nuove norme che riguardano proprio la tutela degli under 14 e delle donne. In programma anche l’aumento dei Centri di prima accoglienza – Cpr- su tutto il territorio nazionale grazie alla sinergia tra Interno e Difesa. L’idea è quella di utilizzare caserme dismesse e di creare delle tecnologiche tensostrutture in grado di accogliere i nuovi arrivi con la necessaria dignità.
Il piano Ue
Al termine della visita lampedusana l’Ue ha presentato la sua linea d’azione, enfatizzando il supporto di Frontex e delle altre strutture europee per i rimpatri, per i pattugliamenti e la lotta ai trafficanti, mediante il rafforzamento della sorveglianza in mare e una riflessione sull’ipotesi di nuove missioni e la creazione di corridoi umanitari per creare alternative reali agli arrivi illegali.
Il Piano in dieci punti:
- Supporto concreto all’Italia attraverso Frontex, l’agenzia per l’asilo e altri soggetti, per affrontare la crisi accogliendo e registrando e identificando i migranti in arrivo sull’isola.
- Intensificazione degli sforzi dell’Ue per il trasferimento dei migranti da Lampedusa verso altre destinazioni, sollecitando i Paesi membri ad attivare il meccanismo volontario di solidarietà per accoglierli.
- Supporto delle strutture di Frontex per i rimpatri e intensificazione, a questo scopo, dei rapporti con i Paesi di origine.
- Aumento delle azioni per la lotta contro i trafficanti anche attraverso un rafforzamento della normativa e una maggiore collaborazione con i Paesi di origine e transito.
- Intensificazione della sorveglianza aerea e navale attraverso Frontex ma anche valutando la possibilità, come chiesto dall’Italia, di nuove missioni navali tipo Sophia.
- Azioni concrete contro la logistica dei trafficanti, ovvero garantire che le imbarcazioni utilizzate per il traffico di esseri umani vengano sequestrate e distrutte.
- Il personale dell’Agenzia Ue per l’asilo si affiancherà e aiuterà le autorità italiane al fine di accelerare l’esame delle domande presentate dai migranti respingendo quelle prive di fondamento e rispedendo nei Paesi di origine coloro che le hanno presentate.
- Offrire alternative valide alle rotte illegali attraverso il rafforzamento dei corridoi umanitari, “la misura più efficace – ha sottolineato von der Leyen – per contrastare le bugie dei trafficanti e spezzare il circolo vizioso” venutosi a creare.
- Rafforzare la collaborazione con le agenzie Onu (Unhcr e Oim) per garantire sempre la protezione dei migranti anche durante i ritorni assistiti.
- Arrivare al più presto con la Tunisia, nell’ambito dell’attuazione del memorandum d’intesa sottoscritto lo scorso luglio, alla definizione di nuovi progetti per la lotta ai traffici illegali di migranti e arrivare così allo sblocco dei fondi messi a disposizione dall’Ue.
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