Nei prossimi giorni si intensificheranno gli sbarchi in Italia e il Governo corre al riparo, si potranno requisire natanti e caserme per accogliere i migranti irregolari per fargli trascorrere il periodo di quarantena. Continui saranno i controlli sanitari e quelli per garantire la sicurezza in questi nuovi ambienti con l’intento di evitare tensioni sociali con la popolazione locale dove insistono gli immobili del Demanio utilizzati. Coloro i quali hanno un test positivo al CoViD-19 dovranno rimanere lontani dagli altri, per questo occorrono luoghi ampi è già progettati con criteri i cui luoghi possono essere facilmente divisi.
Corsera riporta che alcune analisi di intelligence riferiscono che organizzazioni criminali, dopo il blocco dei voli, starebbero approfittando del bel tempo per intensificare il traffico di esseri umani via mare, garantendo la successiva dislocazione in diversi Stati europei. Oggi a Trieste la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, tornerà a chiedere la collaborazione della Ue sottolineando il rischio di dover contrastare migliaia di arrivi nel corso dell’estate. A Trieste interverranno i rappresentanti di Francia, Malta, Spagna, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.
L’incontro internazionale per l’aumento del fenomeno migratorio: Solo a luglio 8.087 sono stati gli sbarchi (800 solo ieri con 80 infetti) contro i 3.165 dello stesso periodo del 2019.
Il pericolo che è stato segnalato alle Prefetture è la possibilità che molti migranti siano sfuggiti alle maglie della sicurezza, quindi liberi di girare nelle nostre città senza essere stati sottoposti ad alcun controllo sanitario. Molti potrebbero essere gli infettati in giro liberamente spesso non consapevoli di essere malati, di essere quindi pericolosi per le nostre comunità.
L’Interno non vuole perdere tempo è sta cercando tutti i posti liberi e subito disponibili per accogliere i migranti che continuano ad arrivare nonostante il blocco dei porti; l’intelligence ha riferito che circa 10.000 persone sono pronte a raggiungere le coste italiane. Ma anche via terra si sta intensificando il passaggio dei clandestini dalle frontiere italiane verso la Svizzera, la Francia e l’Austria, grazie alla complicità di singoli autotrasportatori che autonomamente cercano persone da trasportare.