(di Franco Iacch) Il mio pensiero va alle vittime (che Dio li abbia in gloria) ed ai feriti, ma spero che i nostri servizi stiano monitorando costantemente la rete. La tragica notizia del treno deragliato ha fatto il giro del mondo. Al momento si valutano tutte le ipotesi. E’ solo una mia preoccupazione e tale resta, ma il governo italiano dovrebbe prepararsi (ripeto è solo un mio pensiero) alla possibile, falsa e strumentale rivendicazione di una presunta sigla pro-Isis. Nel momento in cui scrivo i principali siti che monitorano le rivendicazioni (vere o false) non dicono nulla. Ed è un bene che sia cosi, considerando la facilità nel creare una rivendicazione (come ho dimostrato nei mesi scorsi). Sarebbe opportuno prevedere anche questo scenario. E’ solo un mio pensiero, ma considerando l’assenza di protocolli di esposizione in Italia, che impatto avrebbe una falsa rivendicazione? Ovviamente, in queste ore, tutti si ricordano del 17° numero di Inspire, il Train Derail Operations ignorato all’epoca che ancora oggi non esito a definire impressionante per i contenuti al suo interno. E’ una guida minuziosa, dettagliata, precisa e semplice per devastare in diversi modi il trasporto ferroviario in ogni parte del mondo.
Così come scrissi mesi fa, il Train Derail Operations è un testo particolare. A differenza di molti altri ignorati, è stato studiato anche in Israele. Fin dalla prima delle 50 pagine si capisce che il Lone Jihad Operations Guidance Team è formato da esperti, alcuni dei quali probabilmente ex militari. E’ un testo completo poichè racchiude tattica, supporto religioso (mai invasivo) e diverse semplici guide. Sottovalutato dall’Occidente è un vero e proprio manuale. 30 delle 50 pagine sono dedicate agli attentati contro la linea ferroviaria come la guida per costruire il derail tool in sei semplici passaggi o la classificazione dei treni e dei binari. Ancora più preoccupante la catalogazione delle migliori tratte da colpire. Nulla a che vedere con i raccontini degli affiliati: quel manuale rappresenta un unicum nel panorama terrorista. Spero che chi di dovere abbia letto questo manuale ricordando i concetti di von Clausewitz sul morale e la forza di volontà. In ogni caso, dobbiamo essere pronti a fronteggiare una possibile falsa, strumentale, subdola, rivendicazione di un simpatizzante pro-is. Qualora accadesse, spero che il nostro governo sia pronto a fronteggiare questo remoto scenario che potrebbe essere sfruttato subdolamente.
Terroristi e simpatizzanti sono opportunisti. Non sarebbero nulla se non fossero adattabili. Il mio timore è l’occasione che questa tragedia presenta. Non dobbiamo in alcun modo cadere nel tranello della rivendicazione e del piano globale del terrore che non esiste. Ovviamente sto immaginando uno scenario non ancora avvenuto, il medesimo (ne sono certo) che i nostri servizi segreti hanno già fatto chissà quante volte. Non accadrà, ne sono certo, ma non si può correre il rischio…Infine aggiungo che è un errore valutare l’esclusiva azione fisica dell’esecutore materiale (che è sempre ispirato).