Sicuramente un appuntamento da non perdere quello che questa sera andrà in onda alle ore 20:30 su La7. Milena Gabanelli, molto probabilmente la miglior giornalista italiana, sarà infatti ospite di Lilli Gruber nella puntata di Otto e mezzo di oggi 22 gennaio 2017. La trasmissione sarà visibile anche in diretta streaming all’indirizzo web www.live.la7.it e su www.ottoemezzo.la7.it.
Intanto, nella mattinata di oggi, la giornalista è stata ospite della trasmissione radiofonica 24Mattino, su Radio 24, nel corso della quale ha toccato diversi argomenti.
Primo tra tutti, il suo ‘rapporto d’amore’ con la RAI, un legame recentemente interrotto nonostante gli eccellenti risultati ottenuti dalla Gabanelli, sia per l’altissima qualità del prodotto proposto, sia in termini di “share”, due fattori questi che non sempre vanno di pari passo. Stimolata sull’argomento, la giornalista non ha nascosto di essersi sentita tradita, ma ha anche fatto capire di aver saputo voltare pagina, commentando così: “Non me l’aspettavo, non mi aspettavo che toccasse a me. Quello con la Rai era un grande amore passionale. Ti aspetti che uno ti dica: ‘sai che c’è? Non mi attizzi più’ e ci si saluta con una stretta di mano. No, invece mi si diceva ‘tu mi fai impazzire!!’ e invece non c’era segnale, come quegli amanti che comprano i gioielli alle moglie per farla tacere”.
I conduttori della trasmissione radiofonica, Luca Telese e Oscar Giannino, l’hanno poi stuzzicata chiedendole di una possibile candidatura politica in vista nelle prossime elezioni, ma la Gabanelli ha risposto con la solita eleganza che la contraddistingue: “La politica è un mestiere che non so fare, faccio anche fatica a capirlo. Non sono cosi certa di fare bene un mestiere che faccio da tanti anni e che ha una responsabilità cosi limitata, perché’ non vado a gestire il denaro altrui, figurarsi la politica”.
Si è poi affrontato nel corso della trasmissione, il tema riguardante la contraffazione e gli squilibri economici che si sono creati nel mercato globalizzato: “A tutti è capitato di vedere sul banco un oggetto da 20 euro, come un auricolare per il telefono, venduto a 2 euro. Sperare nelle leggi è doveroso ma io mi appello anche alla sensibilità dei consumatori. Io mi auguro che i Governi si attivino in questa direzione, perché ne risentono tutte le PMI”. La giornalista ha poi aggiunto: “I grandi marchi riescono a sopravvivere perché si rivolgono nel mercato del lusso, quindi è meno problematico per loro e comunque quando aprono gli shop on line sulle piattaforme, le piattaforme richiedono la deposizione del marchio in Cina. Ma per tutti gli altri?”, “poi non ti aspetti di venire monitorato in maniera così capillare, qualunque piccola azienda che riesce dopo aver investito in ricerca, aver assunto personale, aver trovato un piccolo prodotto di successo, in tempo reale dall’altra parte viene clonato. Allora la ricaduta di tutto questo poi è ovviamente che devi competere in paesi dove non ci sono diritti, che non sono democratici”. E conclude: “Noi abbiamo lottato tanto per acquistare giustamente dei diritti. E siamo di fronte al rischio serio di doverli perdere. Vale a dire per stare sul mercato queste aziende dovranno per forza abbassare gli stipendi e di conseguenza tutto quel che ne deriva”.
GB
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