La portavoce del ministero degli Esteri cinese, a seguito delle indiscrezioni di ieri che parlavano dell’arrivo nella capitale cinese di un treno speciale proveniente dalla Corea del Nord ha dichiarato: “Non siamo a conoscenza” di una visita a Pechino dei leader nordcoreano Kim Jong Un.
Secondo un funzionario americano, addentro al dossier nordcoreano, ha tuttavia riferito alla CNN che “c’è una forte possibilità che il leader nordcoreano Kim Jong Un si trovi a Pechino”.
Se la notizia venisse confermata, sarebbe la prima volta che il giovane leader lascia il suo paese d’origine da quando ha preso il potere dopo la morte del padre nel 2011. Le voci sull’arrivo di un alto funzionario nordcoreano hanno iniziato a circolare ieri, quando le immagini di quello che sembra essere il treno appartenente alla famiglia di Kim sono apparse online.
Le immagini sono esattamente identiche a quelle del 2010, quando si tenne l’ultima visita di stato di un leader nordcoreano a Pechino, in quel caso Kim Jong Il. La massiccia presenza di forze di sicurezza fuori della Diaoyutai State Guesthouse, il luogo dove risiedono i dignitari in visita di stato in Cina e dove anche il precedente leader nordcoreano ha alloggiato, ha rafforzato tale ipotesi.
Come riferito dalla CNN, il traffico è stato bloccato non solo vicino a Diaoyutai, ma anche a sud di Piazza Tiananmen e la polizia ha ordinato ad una troupe dell’emittente americana di lasciare l’area. La CNN ha detto di aver avvistato un convoglio con una grande scorta di sicurezza in arrivo alla stazione ferroviaria di Pechino. Si dice che il treno assomigli a quella che ha trasportato Kim Jong Il e Kim Il Sung, rispettivamente padre e nonno dell’attuale leader, nei loro viaggi all’estero.
La visita arriva settimane prima del previsto summit con il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in e del potenziale incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che dovrebbe avvenire a maggio. Secondo Tong Zhao, esperto presso il Carnegie Tsinghua Center for Global Policy di Pechino, la visita potrebbe essere orientata a cercare il sostegno della Cina in vista del summit proposto da Kim con Trump e a individuare un piano di riserva in caso di fallimento dei colloqui diplomatici. “Pyongyang vuole avere qualche assicurazione sull’imminente incontro al vertice con il presidente Trump.
Zhao ha commentato che l’incontro non è solo molto importante ma anche molto rischioso, “se l’incontro fallisse, gli Stati Uniti potrebbero dichiarare che la diplomazia ha fallito e passare a un approccio più coercitivo o addirittura a un attacco militare”.