“L’agricoltura familiare è il primo presidio della qualità e genuinità delle eccellenze alimentari e del territorio”, così il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, intervenuto oggi all’iniziativa “Olio di famiglia – oli preziosi da olivicoltori dilettanti”, patrocinata dal MiPAAF e promossa dalla Copagri Puglia, che si è svolta a Monopoli in Puglia.
Il Ministro Patuanelli, ricordando l’importanza dell’agricoltura familiare e delle piccole produzioni locali, ha sottolineato che qualunque modello agricolo non può prescindere dagli agricoltori delle aree rurali che custodiscono il proprio territorio e contribuiscono alla salvaguardia del suolo e della biodiversità e allo sviluppo produttivo locale ed evitano lo spopolamento delle aree rurali.
Il Ministro Patuanelli ha poi analizzato l’attuale situazione che sta vivendo il mondo dell’agricoltura, aggravata dalla crisi geopolitica dovuta alla guerra in Ucraina.
“Stiamo affrontando un momento complicato ma ci troviamo anche di fronte a grandi sfide che non possiamo perdere”, ha sottolineato Patuanelli. Quanto alla nuova PAC il Ministro ha ribadito come sia stata una occasione persa su molti punti, in particolare per quanto riguarda il capitolo della semplificazione. “La Nuova PAC è il miglior compromesso possibile, – ha detto il Ministro – ma abbiamo perso l’occasione di indirizzare le risorse e ci troviamo di fronte ad una grande frammentazione che non permette di risolvere a pieno i problemi che riguardano il mondo agricolo”. Quanto al Piano Strategico Nazionale, Patuanelli ha evidenziato come sia stato fatto un buon lavoro, tenendo insieme esigenze completamente diverse tra i vari attori coinvolti. “Abbiamo trovato un equilibrio che va mantenuto. Abbiamo raggiunto un risultato che ritengo molto importante. Abbiamo trovato le risorse ma ora occorre spenderle bene”.
Il Ministro all’inizio dell’evento ha premiato i vincitori dell’undicesima edizione del concorso rivolto a tutte le famiglie e ai cittadini che producono olio extravergine d’oliva nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che svolgono un’attività diversa da quella dell’agricoltore.