Questa mattina, ai microfoni della trasmissione ‘Uno Mattina’, Marco Minniti, Ministro dell’Interno del Governo Gentiloni, ha così commentato la situazione relativa al concreto problema riferito agli sbarchi:
“Il dato di oggi ci dice che al momento, parliamo sempre di situazioni delicatissime, la situazione è sotto controllo: siamo all’ottavo mese consecutivo di un dato meno degli arrivi nel nostro Paese, con un elemento particolarmente rilevante: a febbraio siamo a circa il 90% in meno rispetto all’anno scorso, poi vedremo alla fine del mese”. Il ministro ha poi aggiunto: “Io non credo a quelli che dicono di avere la bacchetta magica e di essere in grado di risolvere il problema da un giorno all’altro. Il fenomeno è strutturale, non va affrontato con politiche di carattere emergenziale, ma governato”.
Stuzzicato poi sui recenti gravissimi fatti di Macerata, Marco Minniti ha così commentato: “L’Italia non è un Paese razzista, ha fatto dell’accoglienza un elemento fondamentale del suo presentarsi al resto del mondo, tuttavia ci sono stati episodi molto gravi che non sottovalutiamo”. Entrando poi nello specifico, e riferendosi all’azione di Luca Traini avvenuta nelle ore immediatamente successive al brutale omicidio di Pamela Mastropierro, Minniti ha sottolineato come il folle gesto abbia rappresentato “una rappresaglia aggravata dall’odio razzista perché l’unica cosa che teneva insieme le vittime era il colore della pelle e noi dobbiamo dire con grande chiarezza che in Italia non c’è spazio per cose di questo tipo”.
Affrontando poi l’argomento legato al vile pestaggio subito dal carabiniere impiegato nel servizio d’ordine organizzato in concomitanza della manifestazione antifascista di Piacenza, il Ministro dell’Interno ha sottolineato: “Noi dobbiamo essere molto grati alle forze di polizia, in questi anni hanno garantito rispetto alla minaccia del terrorismo e alla convivenza pacifica del nostro popolo. Le immagini del carabiniere picchiato a Piacenza sono immagini per me particolarmente dure, sono andato a trovarlo e gli ho detto: ‘non avremo pace finche’ non li prenderemo’. Li abbiamo presi. C’e’ un elemento fondamentale: in Italia non c’è spazio alcuno per l’impunità ”.
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