“La riproposizione della convergenza esterna anche per il periodo 2021-2027 non può essere accettata: deve essere chiaro che si tratta di una linea rossa per il Paese. In caso contrario, è necessario ricevere un ristoro specifico per far fronte ad una penalizzazione che non ha ragione di essere riproposta”.
Lo ha ribadito stamane la Ministra Teresa Bellanova al Comitato interministeriale per gli Affari europei intervenendo sulla proposta di riforma del Quadro finanziario pluriennale post 2020. Il mantenimento della “convergenza esterna” degli aiuti diretti della PAC, si tradurrebbe infatti, ha sottolineato la Ministra, in un’ulteriore riduzione del sostegno per gli agricoltori italiani, tenuto anche conto della maggiore ambizione climatico-ambientale della nuova PAC.
Per quanto riguarda la proposta di bilancio UE la Ministra Bellanova, condividendo l’esigenza di mantenere la distinzione tra i criteri di allocazione per gli strumenti del NextGeneration EU, volti alla ripresa dalla crisi post COVID-19, e quelli delle Politiche tradizionali, ha affermato che “questo principio deve essere applicato anche allo sviluppo rurale: la chiave di riparto italiana sullo sviluppo rurale è infatti del 11,3%, sicuramente soddisfacente, ma certo meno favorevole del 20,4% del Recovery Fund”, ha concluso la Ministra.