“Il primo rischio per l’agricoltura è l’omologazione, che porta alla distruzione della biodiversità. Il rischio è parlare di salute come di un percorso verso una dieta universale. Il grande rischio non complottistico ma reale è che il cibo sia sostituito da una pillola e da un prodotto di laboratorio. Dobbiamo scongiurarlo facendo sistema, facendo formazione e informazione e soprattutto facendo capire che si può produrre cibo di qualità tutelando contemporaneamente l’ambiente, la biodiversità, la natura e il mondo in cui viviamo”. Lo ha affermato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli, intervenendo oggi al Convegno Internazionale “Nature in Mind” organizzato a Roma dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri in collaborazione con Coldiretti in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità.
“Credo che il cibo abbia un legame strettissimo con la democrazia”, ha aggiunto il Ministro che ha sottolineato: “La riduzione nelle capacità di produzione di cibo è una restrizione del campo democratico su cui non possiamo assolutamente essere reticenti”.
Il Ministro ha anche ricordato il ruolo fondamentale svolto dall’educazione alimentare. “Ai ragazzi va spiegato il valore dell’alimentazione ogni giorno a scuola. L’educazione civica è anche educazione alimentare”.
“La difesa del patrimonio di biodiversità costituisce un forte antidoto per lo sviluppo armonico dei territori, la fertilità dei suoli, la salubrità dell’aria, l’uso razionale dell’acqua e, più in generale, per lo sviluppo della produttività del sistema agricolo nazionale e della sicurezza del comparto alimentare italiano sotto il profilo qualitativo e salutistico”, ha detto Patuanelli parlando anche del un ruolo di primo piano rivestito dalle produzioni di eccellenza del nostro Paese, “un contrasto forte a quell’omologazione che porta alla distruzione della biodiversità”.