“La Francia sta aiutando gli ucraini a resistere, ma non vogliamo un’escalation. In concreto lanceremo una nuova forma di cooperazione: forniremo Mirage 2000-5 e ci offriremo di addestrare i piloti”. Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron intervistato in diretta da TF1 e France 2
di Aniello Fasano
Emmanuel Macron ha annunciato, in occasione della commemorazione del D-Day, che la Francia donerà gli aerei da combattimento Mirage 2000-5 all’Ucraina ponendosi alla testa di una coalizione internazionale per l’addestramento dei piloti che potrà avvenire in Francia, o in altri Paesi della Nato, come la Grecia o la Polonia. Così come per le altre armi fornite da Parigi, l’Ucraina potrà usare i Mirage per attaccare gli obiettivi militari sul suolo russo. I Jet francesi si aggiungerebbero agli F-16 offerti da Belgio, Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia.
“I Mirage 2000-5 sono stati utilizzati, negli ultimi mesi, anche per difendere i cieli dei paesi baltici dall’Estonia e dalla Lituania“, spiega Elie Tenenbaum, del centro studi sulla sicurezza dell’Istituto francese di relazioni internazionali. “Il Mirage 2000-5 è un aereo configurato per la difesa aerea e il combattimento aria-aria, non per attacchi alla Russia, ma evidenzia il desiderio della Francia di fornire all’Ucraina una vera capacità aerea difensiva, mentre Kiev versa in una reale precarietà in questo settore”, continua Tenenbaum. Il 18 maggio Zelensky stimava di dover costruire una flotta di circa 120-130 aerei da combattimento per porre fine al dominio aereo della Russia.
Gli Alleati hanno utilizzato le celebrazioni del D-Day per sottolineare il loro sostegno a Kiev, intervenendo in Normandia durante l’evento commemorativo tenutosi per l’80° anniversario del D-Day, Joe Biden ha dichiarato che gli Stati Uniti e l’Occidente si impegneranno a sostenere “incrollabilmente” l’Ucraina contro l’aggressione russa e a resistere fermamente a Vladimir Putin “un tiranno intenzionato a dominare”. Il presidente degli Stati Uniti ha poi incontrato Volodymyr Zelenskyj a Parigi per assicurargli che sono in arrivo altre forniture di armi per un valore di 225 milioni di dollari.
“Due cose dobbiamo riuscire a fornire agli ucraini in numero infinito per cercare di cambiare le sorti di questa guerra, munizioni di artiglieria e intercettori per la difesa aerea“, ha detto questa settimana il vice consigliere per la sicurezza nazionale americano Jon Finer, riconoscendo la carenza di approvvigionamenti. Il Regno Unito sta inviando altri 500 milioni di sterline di aiuti in aggiunta ai 2,5 milioni di sterline che si era già impegnato a fornire nel 2024. La fornitura dei jet consentirebbe il combattimento aereo contro i cacciabombardieri russi Sukhoi che sono stati utilizzati per far piovere 3.000 bombe plananti (Khinzal) di precisione ogni mese.
Per mesi l’Ucraina ha sopportato le conseguenze dell’esitante politica occidentale. Le nuove armi servono immediatamente nell’est del paese contro la minaccia russa nell’oblast di Kharkiv e nel Donbass. La città di Kharkiv, la seconda più popolosa del paese con 1,3 milioni di abitanti, nelle ultime settimane è stata teatro di attacchi mortali. Il generale Serhii Holubtsov, capo dell’aviazione dell’Ucraina, ha detto che la Russia sta lanciando non meno di 15 bombe plananti ogni giorno sulla città di Kharkiv e tra 30 e 60 nell’oblast. Le carenze nella difesa aerea sono tanto evidenti che i residenti non possono uscire in strada in sicurezza, ha detto il sindaco Ihor Terekhov alla fine del mese scorso.
Il generale Holubtsov ha affermato che se l’Ucraina “fosse stata in grado di colpire obiettivi oltre i nostri confini, probabilmente sarebbe stata in grado di impedire l’attacco a Kharkiv”. Mentre il Congresso esitava sugli aiuti, “abbiamo perso parte del territorio e loro hanno ricominciato ad attaccare. La situazione non è critica, ma ora, solo per fermare la loro avanzata, abbiamo bisogno probabilmente di tre volte più armi”. Il generale Holubtsov afferma che “l’unico modo per fermare gli attacchi aerei russi sulle città ucraine è prendere di mira le fabbriche che producono bombe plananti, missili e droni, nonché gli aerei che li lanciano e le basi aeree. Una strategia di sola intercettazione è costosa, è inefficace e difficilmente potremo permettercelo, perché il numero di missili di difesa aerea e di intercettori che abbiamo è decine di volte inferiore a quello delle bombe plananti dei russi. praticamente impossibile in termini di numeri.”
Il tempo è un fattore ora più critico che mai per l’Ucraina. I rifornimenti sono necessari per contrastare l’offensiva russa prevista per l’estate. I partiti di estrema destra, molti dei quali solidali con Mosca, sono più forti in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale. E all’orizzonte si profila la possibilità che Donald Trump, accusato in passato di essere il candidato moscovita alla Casa Bianca, vinca le elezioni americane di novembre.
Subscribe to our newsletter!