Il governo italiano si è dimostrato favorevole alla fornitura del pregiato strumento di difesa da concordare con il governo francese. Di fatto occorre produrne di nuovi (sono in acquisizione 4 nuove unità) poichè quelli in dotazione – 5 pezzi – costituiscono il minimo consentito per le esigenze nazionali (prossimo G7 di giugno, giubileo etc.) sia all’estero dove sono impiegati in Kuwait a protezione del contingente nazionale nella base aerea di Ali Al Salem. Ad aprile scorso una batteria di Samp-T, a seguito di accordi bilaterali già prestabiliti, è stata ritirata dalla Slovacchia dove era stata inserita nel sistema di difesa della NATO sul Fianco Est.
di Emanuela Ricci
Le forze armate ucraine hanno già utilizzato i missili americani ATACMS, con gittata di oltre 300 Km. Il presidente Biden già a febbraio scorso aveva dato la luce verde all’invio dei missili in grado di colpire gli avamposti russi posizionati a lunga distanza (base missilistica di Dzhankoi in Crimea e il porto di Berdianks sul Mare d’Azov). Oltre ai missili Biden ha firmato il documento, dopo l’approvazione delle camere, per concedere 61 miliardi a Kiev. Circa due miliardi verranno consegnati subito insieme con altri 1,5 miliardi già concessi dal governo inglese. Soldi che consentiranno di far arrivare subito al fronte munizioni, altri ATACMS e sistemi di difesa Patriot.
Gli americani non avevano concesso gli ATACMS, nonostante le pressanti richieste di Zelensky, perchè temevano potessero essere utilizzati per colpire direttamente il territorio russo ed innescare una nuova spirale di guerra, in grado di coinvolgere nuovi attori in un conflitto che pare non avere fine. Di fronte all’inarrestabile avanzata russa anche perchè gli ucraini hanno terminato i proiettili da 155 mm occorreva cambiare radicalmente strategia con nuovi sistemi d’arma. Una richiesta specifica è stata fatta anche a Roma, in relazione al modernissimo ed efficiente sistema di difesa missilistica italo-francese Samp-T.
Il governo italiano si è dimostrato favorevole alla fornitura del pregiato strumento di difesa da concordare con il governo francese. Di fatto occorre produrne di nuovi poichè quelli esistenti in Italia sono il minimo consentito per le esigenze nazionali (prossimo G7 di giugno, Giubileo etc.) sia all’estero dove sono impiegati in Kuwait a protezione del contingente nazionale nella base aerea di Ali Al Salem. Ad aprile scorso una batteria di Samp-T, a seguito di accordi bilaterali già prestabiliti, è stata ritirata dalla Slovacchia dove era stata inserita nel sistema di difesa della NATO sul Fianco Est.
Il sistema Samp-T
Il Samp-T è un sistema missilistico terra-aria sviluppato a partire dai primi anni 2000 nell’ambito del programma italo-francese Fsaf (Famille de Sol-Air Futurs, cioè Famiglia di Sistemi superficie aria) dal consorzio europeo Eurosam (formato da Mbda Italia, Mbda Francia e Thales). Come si legge sul sito dell’Esercito italiano, il Samp-T <<nasce dall’esigenza di disporre di un sistema missilistico a media portata idoneo a operare in nuovi scenari operativi, prioritariamente caratterizzati da driving factors quali ridotti tempi di reazione contro la minaccia aerea, elevata mobilità e possibilità di adeguare il dispositivo secondo tempi commisurati alla dinamicità della manovra>>. Inoltre, l’attuale versione del sistema ha capacità di avanguardia nel contrasto delle minacce aeree e dei missili balistici tattici a corto raggio. Ha un raggio di rilevamento di oltre 350 chilometri e un raggio di intercettazione di oltre 150 chilometri e può ingaggiare più bersagli contemporaneamente. Il sistema utilizza il missile Aster di MBDA, un intercettore a due stadi da 450 chili con una lunghezza di circa cinque metri che può raggiungere Mach 4,5 ed è in grado di effettuare manovre ad alta velocità.
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