Due dei 103 missili sono stati trovati dai militari siriani, sono in buone condizioni e sono stati trasferiti ai militari russi e spediti in aereo in Russia. La mattina del 14 aprile le navi da guerra USA, ma anche l’aviazione di Francia e Regno Unito hanno colpito obiettivi militari in Siria.
Il ministero della difesa della Russia ha fornito la prova che l’attacco chimico in Siria a Ghuta est, che è stato il pretesto per colpire la Siria, è una messa in scena e una provocazione, dall’inizio alla fine, organizzata dalla Gran Bretagna. Il vero scopo era provocare attacchi missilistici USA sulla Siria. Secondo il ministero della Difesa, forze armate di USA, Francia e Gran Bretagna hanno annunciato che hanno colpito solo tre obiettivi. Tuttavia, questi obiettivi non erano protetti dai sistemi di difesa anti-missele o protetti sotto terra; per la loro distruzione sarebbero bastati 30 missili, e non i 103, che sono stati rilasciati.
Sulla base di questi dati il dipartimento della difesa russo, conclude che gli obiettivi dell’attacco di sabato erano molto più di tre. Missili e bombe erano puntate su altri oggetti militari, tra cui campi d’aviazione dell’esercito siriano. Alla fine i missili “buoni, nuovi e intelligenti” americani, come li ha chiamati Donald Trump prima di iniziare l’attacco su Twitter, sono entrati in collisione con la difesa aerea della Repubblica Araba, che è composta da complessi di fabbricazione sovietica. Il ministero della Difesa russo ha ribadito ancora una volta che di 103 di missili da crociera, 71 sono stati intercettati. Le truppe siriane hanno usato 112 missili intercettori.
fonte Sputnik