Moavero, centri di assistenza europei già nei territori di partenza dei migranti

Il ministro degli affari esteri Enzo Moavero, intervistato dal Corriere della Sera, ha anticipato alcune delle  proposte che verranno presentate al vertice dell’Unione Europea a fine mese. Per dare una svolta positiva alla problematica dei migranti Moavero parla di  centri europei di assistenza per i migranti nei Paesi di origine e di transito, per limitare il traffico di esseri umani. Soluzione, questa, per garantire il piu’ rigoroso rispetto dei diritti dei migranti, a partire dai diritti fondamentali”. Scopo dell’iniziativa, per esempio sara’ “informare meglio chi parte per ragioni economiche su cosa lo aspetta durante il viaggio”. “Diversa questione  e’ quella dei rifugiati che hanno diritto all’asilo, ma che vanno ripartiti in modo piu’ equo in tutta Europa”. La proposta italiana, spiega Moavero, prevede “di agire quanto piu’ possibile nei Paesi d’origine e di transito, nel rispetto dei diritti umani e per contrastare questo orribile traffico di esseri umani. Significa, per i richiedenti asilo, poter fare tutte le verifiche prima che si mettano in viaggio”. Hotspot in Eritrea o nelle aree controllate da Boko Haram? “Non mi piace il termine hotspot, li chiamerei centri di assistenza, informazione e protezione”, osserva. “Devono essere centri europei, con la bandiera blu a 12 stelle e personale di tutti gli Stati Ue”. “Nei casi chiari di diritto di asilo, la verifica va organizzata il piu’ vicino possibile ai luoghi di origine”; “dopo, le persone vanno fatte viaggiare in condizioni degne”. I centri devono essere europei “per garantire una corresponsabilita’ di tutti. Se ogni europeo sa che ci sono anche propri connazionali, la fiducia nelle verifiche e nelle scelte sara’ maggiore”. Ma non basta: “L’Ue deve investire per migliorare le condizioni di vita e lavoro nei Paesi da cui partono i migranti economici”, “ecco un tema prioritario per il prossimo bilancio dell’Unione, per un suo salto di qualita’”.

Moavero, centri di assistenza europei già nei territori di partenza dei migranti

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