L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, ha rimarcato la necessità di una penisola coreana priva di armi nucleari perchè questo è, in primo luogo, nell’interesse di tutti i coreani, sia a nord che a sud, ma anche della regione e del mondo intero. Nel corso del suo intervento di ieri durante la prima giornata del Forum strategico di Bled, Mogherini ha detto che l’Ue vuole una denuclearizzazione completa, verificabile e irreversibile. “Questo è ciò su cui stiamo lavorando. Il percorso intrapreso dalla Corea del Nord è pericoloso, irresponsabile e illegale. Giocano con il fuoco e le fiamme potrebbero rapidamente diffondersi in tutta la regione e tutto il mondo”, ha aggiunto l’Alto rappresentante europeo, secondo cui per scoraggiare le tensioni e raggiungere l’obiettivo di denuclearizzazione è necessario che i poteri regionali e l’intera comunità internazionale agiscano con determinazione, diplomazia e unità. Durante il fine settimana ho parlato con i ministri degli Esteri della Repubblica di Corea (Kang Kyung-wha) e Giappone (Taro Kono), dicendo loro che l’Unione europea è pronta a sostenere nuove e più severe sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ad attuarle immediatamente e completamente come sempre”, ha aggiunto, rimarcando come essere pacifici non significa essere deboli ed essere forti non significa muoversi in maniera militare perchè non esiste una soluzione militare a queste tensioni. “Qualsiasi attacco potrebbe facilmente trasformarsi in un conflitto su vasta scala. Sarebbe inutile e dannoso. Le conseguenze sarebbero imprevedibili, certamente drammatiche per la gente della penisola coreana, per la regione e per il mondo. Secondo l’Alto rappresentante, una denuclearizzazione della penisola coreana può essere raggiunta solo attraverso pressioni forti, economiche e diplomatiche e mezzi pacifici. E questa è la posizione dell’Unione europea, approvata da tutti e 28 gli Stati membri durante l’estate. Questa crisi non è solo locale o regionale. Potrebbe interessare tutti noi e richiede l’impegno di tutti”, ha dichiarato Mogherini, che ha sottolineato come l’Ue continuerà a lavorare con gli attori coinvolti, con la Repubblica di Corea, con il Giappone, con la Cina, la Federazione Russa, gli Stati Uniti, con le Nazioni Unite e le organizzazioni regionali per fare prevalere la razionalità, la sicurezza e la pace. “Terremo la nostra riunione dei ministri degli Affari Esteri dei 28 Stati membri dell’Unione europea a Tallinn (6-8 settembre, riunione informale ministri Esteri e Difesa) e la questione della Corea del Nord sarà al centro della nostra agenda.
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