Libia,  rappresentante Onu Salamè: “circolano 15 milioni di armi lasciate da Gheddafi”

La Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unmsil) è “imparziale” e le critiche provenienti dalla Cirenaica significano che la strada imboccata è quella giusta: lo ha detto il rappresentante speciale delle Nazioni Unite in Libia, Ghassan Salamé, in un’intervista al quotidiano panarabo edito a Londra “Asharq al Awsat”. Il diplomatico libanese ha dichiarato di non essere turbato dagli attacchi contro la sua persona provenienti dalla Libia orientale: “Se ciò non fosse accaduto, avrebbe significato che non stiamo lavorando per migliorare le condizioni della Libia”, ha detto Salamé. “Alcuni ci accusano di non esercitare pressioni sufficienti, mentre altri affermano che governiamo e controlliamo il paese. Penso che i critici debbano mettersi d’accordo su ciò che si aspettano da noi”, ha aggiunto l’inviato delle Nazioni Unite. Lo riporta l’agenzia di stampa italiana Nova.  Il capo dell’Unsmil ha rivelato che in Libia circolano circa 15 milioni di armi a causa dell’enorme arsenale lasciato da Muammar Gheddafi. Nonostante l’embargo delle Nazioni Unite, Salamé ha spiegato che le armi stanno continuando ad entrare nel paese. Non solo: il diplomatico ha confermato che sono le stesse banche libiche a fornire il denaro per acquistare le armi. “I libici si lamentano che i fondi del paese non vengono spesi per servire i loro interessi, la stabilità e la sicurezza”, ha dichiarato Salamé, invitando le autorità del paese a tenere a freno “l’inflazione” e a colmare “il divario tra il tasso ufficiale di cambio del dinaro libico e il mercato nero”. L’inviato delle Nazioni Unite ha dichiarato che nessuno sta ostacolando la convocazione della conferenza nazionale libica, importante tappa della road map tracciata dall’Onu per andare alle elezioni. “Alcuni considerano la conferenza come un nuovo corpo da aggiungere a quelli attuali, e talvolta viene vista come una semplice riunione. Per me è una conferenza chiave “, ha detto ancora Salamé. Il rappresentante Onu ha detto che nelle prossime ore inizierà un nuovo ciclo di negoziati tra i partner attivi in Libia per cercare di avvicinare le posizioni più distanti. Parlando infine della sua visita in Egitto, Salamé ha confermato di aver incontrato il segretario generale della Lega araba, Ahmed Abul-Gheit, con il quale ha una “comunicazione continua”, e il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry.

 

Libia, rappresentante Onu Salamè: “circolano 15 milioni di armi lasciate da Gheddafi”

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