Trump risponde a Rouhani, “mai, mai minacciare gli Stati Uniti”

Come era prevedibile, non si è fatta attendere la risposta di Donald Trump alle parole pronunciate dal presidente iraniano Rouhani che aveva dichiarato che le politiche ostili condotte nei confronti di Teheran potrebbero portare alla “madre di tutte le guerre”.

Trump ha ammonito il presidente iraniano di non minacciare gli Stati Uniti. In un messaggio postato in tarda notte su Twitter diretto a Rouhani, Trump ha scritto di non minacciare mai più gli Stati Uniti se non vorrà subire conseguenze che mai nessuno nella storia ha mai subito. L’escalation di retorica è arrivata quando l’amministrazione Trump ha lanciato un’offensiva di discorsi e comunicazioni online volte a fomentare disordini e aiutare a fare pressione sull’Iran per porre fine al suo programma nucleare e il suo sostegno a gruppi militanti, secondo funzionari degli Stati Uniti che hanno familiarità con la questione.

Dal canto suo l’Iran ha dovuto affrontare l’aumento delle pressioni degli Stati Uniti e l’incombere di sanzioni a seguito della decisione di Trump di ritirare gli Stati Uniti da un accordo internazionale del 2015 sul programma nucleare iraniano.

In un discorso pronunciato domenica, il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha denunciato i leader iraniani definendoli una “mafia” e ha promesso un sostegno agli iraniani insoddisfatti del loro governo senza fornire ulteriori dettagli.

Secondo quanto riportato dalla nuova agenzia statale IRNA, nel corso di una riunione con i diplomatici iraniani, Rouhani ha lanciato un avvertimento al presidente americano: “Signor Trump, non giocare con la coda del leone, questo porterebbe solo rimpianti, l’America dovrebbe sapere che la pace con l’Iran è la madre di ogni pace, e la guerra con l’Iran è la madre di tutte le guerre”, lasciando comunque aperta la possibilità di pace tra i due paesi, in contrasto dal 1979.

Rouhani ha anche deriso la minaccia di Trump di fermare le esportazioni petrolifere iraniane precisando che l’Iran occupa una posizione dominante nel Golfo e nello Stretto di Hormuz, che rappresenta un’importante passaggio per il trasporto del petrolio via mare.

L’apparente minaccia di Rouhani lanciata all’inizio di questo mese per interrompere le spedizioni di petrolio dai paesi vicini arriva in risposta alle richieste di Washington rivolte a tutti i paesi di smettere di comprare il petrolio iraniano. Inizialmente, Washington aveva pianificato di chiudere completamente fuori l’Iran dai mercati petroliferi globali, ma successivamente hanno in qualche modo attenuato la propria posizione, dicendo che potrebbe concedere deroghe sanzionatorie ad alcuni alleati che dipendono in particolare dalle forniture iraniane.

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| MONDO |