Usa: finito lo shutdown. I dipendenti federali tornano al lavoro. Un compromesso che rinvia il problema?

Dopo che il Congresso ha posto fine ai 3 giorni di shutdown, scattato sabato 20 gennaio, primo anniversario dell’inauguration di Trump, approvando una legge che finanzia le attività del governo fino all’8 febbraio, i dipendenti federali degli Stati Uniti tornano al lavoro e le operazioni del governo, dunque, tornano alla normalità.

Al centro della disputa, la legge di bilancio che consente di finanziare le attività del governo. Il testo è diventato terreno di battaglia tra democratici e repubblicani su vari punti legati all’immigrazione:

  • i democratici vogliono garanzie per i circa 700mila immigrati arrivati da bambini negli Usa senza documenti e finora protetti dal programma Daca voluto da Obama e smantellato da Trump;
  • i repubblicani, dal canto loro, vorrebbero ottenere il finanziamento della costruzione del muro al confine con il Messico, riforme dell’immigrazione e un aumento della spesa militare.

In Senato, in questi giorni si è giunti ad un accordo fra repubblicani e democratici: i democratici acconsentono il ritiro della propria opposizione alla legge di bilancio in cambio dell’impegno dei repubblicani a un voto sulle questioni legate all’immigrazione nelle prossime settimane.

Il presidente della Camera, il repubblicano Paul Ryan, afferma che, nonostante ci sia un gran sollievo per il fatto che questo episodio sia arrivato alla fine, il cammino si presenta comunque in salita, soprattutto alla luce delle dichiarazioni del presidente Tump che, volendo chiarire subito la sua posizione, ha affermato che un accordo di lungo termine sull’immigrazione verrà fatto solo e se sarà un bene per gli Stati Uniti.

 

Usa: finito lo shutdown. I dipendenti federali tornano al lavoro. Un compromesso che rinvia il problema?