di Antonio Adriano Giancane
Le accuse, poi le smentite. Sta di fatto che l’oppositore al regime di Putin, Alexei Navalny è deceduto e, secondo alcune indiscrezioni rivelate da diverse fonti esterne, sul suo cadavere ci sarebbe un vistoso livido al centro del petto. Proprio quel livido ispira le diverse versioni/dietrologie che vengono fatte a mezzo stampa sulla causa della sua morte improvvisa, rivelando retrospettive oscure che, comunque, alla fine avvolgono il caso in quell’alone di fitto mistero che ha sempre contraddistinto le morti sospette per mano del Cremlino.
Con un colpo al cuore, dopo essersi trovato per lungo tempo esposto alle temperature gelide, Alexei Navalny avrebbe così perso la vita, secondo quanto riferito da una fonte citata dal Times. Questo accade dopo che Yulia Navalnaya, vedova di Navalny, ha accusato direttamente il presidente Vladimir Putin di averlo avvelenato con l’agente nervino Novichok.
Nel frattempo, in risposta all’appello della madre Lyudmila, rivolto direttamente a Putin per riavere il corpo del figlio, una Corte nell’estremo nord della Russia ha accettato di esaminare una denuncia presentata dal team di Navalny per il mancato rilascio della salma. Tuttavia, l’udienza è stata fissata per il 4 marzo, oltre il periodo di 14 giorni annunciato dagli investigatori russi per condurre esami chimici prima di consegnare il corpo alla famiglia.
La madre Lyudmila, giunta nella regione artica il sabato successivo alla notizia del decesso, ha finora cercato invano di vedere il figlio, contattando i responsabili della colonia penale IK-3 dove era detenuto e l’ospedale della città di Salekhard. Tuttavia, ha ricevuto solo informazioni non ufficiali che il corpo si trovasse nell’obitorio di quest’ultimo ospedale. L’udienza si terrà a Salekhard a porte chiuse.
A proporre una nuova ipotesi sulle cause della morte di Navalny è stato Vladimir Osechkin, fondatore del gruppo per i diritti umani Gulagu.net, che ha parlato al quotidiano britannico. Secondo Osechkin, citando una fonte che lavora nella prigione IK-3, i lividi sul corpo dell’oppositore sono consistenti con la tecnica del pugno unico, precedentemente utilizzata dai sicari del KGB sovietico. Prima della sua morte, Navalny, 47 anni, è stato costretto a trascorrere oltre due ore e mezza all’aperto, dove la temperatura poteva scendere fino a -27 gradi.
Un operatore del servizio ambulanze dell’ospedale di Salekhard ha dichiarato che i lividi sul corpo di Navalny erano consistenti con un’azione di contenimento a causa di convulsioni, mentre quello sul petto era compatibile con un massaggio cardiaco. Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato sanzioni contro sei funzionari russi accusati di essere responsabili della morte, tra cui il colonnello della guardia penitenziaria Vadim Kalinin e cinque suoi vice.
Londra, insieme ad altri, chiede un’inchiesta trasparente. Tuttavia, Putin mantiene il silenzio e oggi si è recato a Kazan, capoluogo della Repubblica del Tatarstan, per partecipare alla cerimonia inaugurale dei Giochi del Futuro, una manifestazione internazionale che combina competizioni tradizionali e digitali. Inoltre, il presidente russo ha visitato una fabbrica aeronautica, dove ha sperimentato il comando di un bombardiere nucleare Tu-160M.
Nel frattempo, il dissidente russo Vladimir Kara-Murza, attualmente in carcere per scontare una pena di 25 anni, ha accusato personalmente il presidente russo di essere responsabile della morte di Navalny, sottolineando che Navalny era il suo prigioniero personale e che solo su suo ordine potevano agire gli avvelenatori. Infine, un’organizzazione di avvocati russi, Perviy Otdel, ha identificato la cittadina russo-americana arrestata in Russia con l’accusa di alto tradimento come Ksenia Karelina Khavana, 32 anni, secondo quanto riportato dal New York Times.
Il tredicesimo pacchetto di sanzioni Ue e le reazioni in Usa
Intanto, l’UE ha raggiunto un accordo di massima sul 13° pacchetto di sanzioni contro la Russia, mentre Donald Trump ha nuovamente paragonato la sua situazione a quella di Navalny, denunciando una persecuzione negli Stati Uniti. Riguardo alla morte dell’oppositore russo, Trump ha dichiarato che sarebbe stato molto meglio se Navalny non fosse tornato in Russia nel 2021, definendo l’evento orribile. Il presidente americano Joe Biden ha risposto definendo scandaloso che il suo rivale repubblicano parli di Navalny senza mai condannare Putin.
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