Mosca arruola nuovi mercenari in Africa per la guerra in Ucraina

di Emanuela Ricci

Dopo alcune iniziative a Cuba dove oltre mille giovani sono stati arruolati via campagne social, ora Mosca ha stretto un accordo di cooperazione con la Nord Corea per avvalersi di munizioni e soprattutto di militari da impiegare nel settore della logistica e, secondo una indagine del The Independent, starebbe attuando un nuovo e importante arruolamento in Africa. In quei territori – Sahel – dove è diventata importante l’influenza russa grazie alle pratiche della Wagner prima e della brigata Africa Corps oggi.

Secondo funzionari dell’intelligence occidentale l’iniziativa russa è favorita dal rovesciamento di governi pro-occidentali in vari paesi da parte di regimi militari e dal conseguente ritiro delle forze statunitensi e francesi.

Recentemente due alti funzionari della sicurezza russi, il vice ministro della difesa Yunus-bek Yevkurov e il maggior generale Andrei Averyanov dell’agenzia di intelligence militare russa – GRU – hanno visitato la Repubblica Centrafricana, il Burkina Faso, il Mali e il Niger.

Mercenari precedentemente affiliati al Gruppo Wagner starebbero addestrando giovani uomini, alcuni provenienti da milizie tribali, per combattere in Europa. Coloro che si arruolano ricevono un compenso di 2.000 dollari all’ingaggio, uno stipendio mensile di 2.200 dollari, assicurazione medica, passaporti russi per loro e i loro familiari e una indennità in caso di morte o infortunio.

Questa nuova campagna di reclutamento è in parte dovuta alla riluttanza del governo di Vladimir Putin a procedere con un altro ciclo di mobilitazione in Russia, visto l’insuccesso della mobilitazione parziale di settembre 2022 che ha portato a un esodo di giovani all’estero. Parliamo di lavoratori specializzati, essenziali per l’economia di guerra avviata in Russia. Mosca ha anche reclutato nelle carceri. Per quanto riguarda i detenuti il ministero della giustizia russo ha riportato che la popolazione carceraria è passata dai 420.000 detenuti prima della guerra ai 266.000 odierni.

Il numero reale di soldati russi uccisi nella guerra in Ucraina rimane però incerto con dati contrastanti. Gruppi di ricerca indipendenti russi stimano il numero tra 71.000 e 83.000 mentre funzionari della NATO stimano la perdita di circa 120.000 soldati russi e 70.000 ucraini.

Oggi è certo, secondo il The Independent, che un piccolo numero di studenti africani che studiano in Russia sarebbe già stato arruolato nelle forze armate russe. Tra i 35.000 e i 37.000 giovani uomini e donne africani, invece, studiano in Russia sotto vari programmi di borse di studio, e questi numeri sono destinati a crescere con la nuova iniziativa del Cremlino in Africa.

L’Ucraina, invece, starebbe cercando di affrontare le pesanti perdite sul campo ampliando la sua base di coscrizione che dovrebbe includere i suoi detenuti, inclusi quelli condannati per crimini gravi. L’obiettivo è mobilitare diverse migliaia da una popolazione carceraria di circa 20.000 unità.

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