L’impegno della Nato nel sostegno all’Ucraina e nella difesa della libertà e della democrazia segna una nuova era nella difesa collettiva, con un approccio globale che si estende ben oltre la difesa dei confini dei Paesi membri.
di Redazione
La portata delle esercitazioni Steadfast Defender 2024 della NATO segna un “ritorno irrevocabile” dell’Alleanza agli schemi della Guerra Fredda, ha dichiarato, ieri, all’agenzia di stampa statale RIA il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko.
La NATO ha comunicato giovedì di aver lanciato la sua più grande esercitazione dai tempi della Guerra Fredda, coinvolgendo circa 90.000 soldati, provando come le truppe statunitensi potrebbero rafforzare gli alleati europei nei paesi confinanti con la Russia e sul fianco orientale dell’Alleanza se un conflitto dovesse divampare con un avversario ritenuto “quasi paritario” (chiaro il riferimento alla Russia ndr).
La Steadfast Defender 2024 coinvolgerà più di quarantamila truppe, tra le 500 e le 700 missioni di combattimento aereo e più di 50 navi. Inoltre, coinvolgerà i territori di Germania, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia. A partecipare saranno 32 Paesi, inclusa la Svezia, nonostante il suo ingresso nell’Alleanza Atlantica debba ancora essere ratificato.
IL RISENTIMENTO RUSSO. “Queste esercitazioni sono un altro elemento della guerra ibrida scatenata dall’Occidente contro la Russia“, ha detto Grushko alla RIA. “Un’esercitazione di questa portata… segna il ritorno definitivo e irrevocabile della NATO agli schemi della Guerra Fredda, quando il processo di pianificazione militare, le risorse e le infrastrutture vengono preparati per il confronto con la Russia.“
La NATO non ha menzionato mai la Russia ma il suo principale documento strategico identifica la Russia come la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza dei membri della NATO.
La Russia ha lanciato un’invasione su vasta scala dell’Ucraina nel febbraio 2022 in quello che Kiev e i suoi alleati occidentali hanno definito un accaparramento di terre imperialistico non provocato. Mosca, e il suo capo diplomatico, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, da allora hanno spesso accusato l’Occidente collettivo di condurre una guerra ibrida contro la Russia sostenendo l’Ucraina attraverso aiuti finanziari e militari.
Il vertice dei capi militari della Nato
“I Paesi della Nato devono essere in allerta rossa per la guerra e ci troviamo in un’epoca in cui qualsiasi cosa può accadere in qualsiasi momento”, ha detto mercoledì scroso l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato, durante il vertice con i capi delle forze armate dei paesi alleati.
Baurer: “Per poter essere pienamente efficaci anche in futuro, abbiamo bisogno di una trasformazione bellica della Nato. Anche in questo caso la chiave sarà la cooperazione pubblico-privata”.
Bauer ha, di fatto, affermato che gli alleati devono “concentrarsi sull’efficacia” e aumentare la prontezza della difesa con più esercitazioni, partnership industriali e truppe in massima allerta. “Abbiamo bisogno che gli attori pubblici e privati cambino la loro mentalità, passando da un’era in cui tutto era pianificabile, prevedibile, controllabile, focalizzato sull’efficienza… a un’era in cui tutto può accadere in qualsiasi momento. Un’era in cui dobbiamo aspettarci l’inaspettato”.
“Insieme, dobbiamo assicurarci che la volontà politica sia supportata dalle capacità militari”. Infatti l’ammiraglio Bauer ha evidenziato la necessità di un cambiamento di mentalità sia nel settore pubblico che in quello privato. Ha sottolineato che la responsabilità della libertà non ricade solo su coloro in uniforme, ma richiede un impegno congiunto di governi e aziende per assicurare la difesa e la dissuasione. Questo approccio è fondamentale in un’era caratterizzata da imprevedibilità e necessità di efficacia.
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