Israele ha contribuito a sventare un presunto attacco bomba a Parigi sponsorizzato dall’Iran. Diversi gli arresti tra agenti iraniani e almeno un diplomatico in Francia, Belgio e Germania. Gli arresti sono iniziati il 30 giugno scorso, quando membri del gruppo delle forze speciali belghe avevano arrestato a Bruxelles due coniugi di origine iraniana che vivevano in Belgio. La coppia era in procinto di trasportare esplosivi e un detonatore. Il giorno seguente, il 1° luglio, la polizia tedesca aveva arrestato un diplomatico iraniano, in servizio presso l’ambasciata iraniana a Vienna, in Austria. Lo stesso giorno, una quarta persona è stata arrestata dalle autorità in Francia.
Tutti e quattro gli individui sono stati accusati di aver organizzato un attentato ai danni della conferenza annuale del Consiglio nazionale della resistenza dell’Iran (NCRI) che si è svolta poi il 30 giugno a Parigi. L’NCRI è guidata da Mujahedin-e Khalq (MEK), un gruppo militante con radici nell’Islam radicale e nel marxismo. Il MEK è stato designato come gruppo terroristico dall’Unione Europea nel 2009 e dagli Stati Unit nel 2012. Successivamente il MEK ha perso la designazione di matrice legata al terrorismo internazionale perché fornirebbe per l’Occidente uno dei mezzi più pervasivi per sovvertire il governo iraniano.
Giovedì, le autorità israeliane hanno annunciato la revoca di un decreto di censura generale che ha impedito ai media di discutere del ruolo del paese nell’aver aiutato gli europei a sventare l’attentato a Parigi. Secondo Israel Channel 2, una televisione privata con sede a Gerusalemme, l’attacco iraniano è stato impedito dopo che l’agenzia israeliana Mossad aveva rivelato la presenza di diversi sospetti coinvolti nell’attentato. Il Mossad ha poi fornito all’intelligence di Germania, Belgio e Francia le informazioni necessarie che hanno poi portato agli arresti dei sospettati. Tuttavia, Channel 2 ha detto che il governo israeliano non ha fornito una ragione per la censura iniziale imposta ai media del paese, né ha spiegato perché aveva deciso di toglierla successivamente. Il 4 luglio, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è apparso pubblicamente per annunciare che Israele aveva avuto un ruolo determinante nell’aver sventato l’attacco bomba a Parigi. Parlando durante una cerimonia commemorativa ad Acri, in Israele, Netanyahu ha affermato che “non è una coincidenza” che l’attacco a Parigi sia stato fermato. Ma il leader israeliano non ha espressamente indicato che il Mossad aveva avuto un ruolo attivo nell’operazione”.