di Redazione

Il documento intitolato “Muro di Gerico” svela in dettaglio il piano d’attacco di Hamas contro Israele, con una citazione del Corano che preannuncia l’azione. Il New York Times ha reso pubblico il piano, notando che le forze israeliane ne erano a conoscenza da oltre un anno. Il piano prevedeva il lancio massiccio di razzi, la neutralizzazione delle torri d’avvistamento, l’infiltrazione con moto e deltaplani, e l’azione mirata per assumere il controllo della base-comando di Reim.

Nonostante le segnalazioni da parte di soldatesse che avevano lanciato l’allarme già nell’estate precedente, i vertici militari israeliani hanno sottovalutato il piano, considerandolo più un’aspirazione di Hamas che una minaccia concreta. Le consultazioni tra gli ufficiali non hanno portato a contromisure adeguate, e le attività anomale lungo il confine sono state scartate come “fantasie” senza fondamento.

Gli errori delle valutazioni sono stati accentuati dalla fiducia cieca nel sistema di difesa digitale e da altri fattori, come il malfunzionamento dei palloni-spia utilizzati per monitorare la Striscia di Gaza. Inoltre, alcune unità militari avevano smesso di intercettare le comunicazioni radio di singoli reparti, ritenendo che fosse inutile.

Le rivelazioni hanno generato tre principali questioni: potenziali contrasti tra il Ministero della Difesa e il primo ministro Netanyahu, la ricerca di spiegazioni da parte delle fazioni coinvolte e l’interrogativo sull’informazione di Netanyahu riguardo al piano di Hamas. La situazione non ha ancora raggiunto la sua conclusione e potrebbe portare a ulteriori sviluppi e indagini.

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