“Non ci saranno perdite di posti di lavoro alla Galleria dell’Accademia e ai Musei del Bargello, a Firenze”.
E’ quanto emerge dalla lettera a firma del Direttore generale Musei del Ministero della Cultura, Massimo Osanna, quale direttore avocante della Galleria dell’Accademia di Firenze e dei Musei del Bargello, indirizzata alle organizzazioni sindacali Filcams Cgil Firenze, Uitucs Toscana e Rsu Opera Laboratori Fiorentini a proposito del rischio lamentato da parte dei lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini in merito alla continuazione del rapporto concessorio per i servizi di biglietteria, accoglienza e sorveglianza del Museo del Bargello e della Galleria dell’Accademia di Firenze.
“È interesse dell’Amministrazione garantire, senza soluzione di continuità, tutti i servizi oggetto della suddetta concessione, senza pregiudicare gli interessi ed i diritti dei lavoratori, che, come già dimostrato in recenti analoghe circostanze, rappresentano una priorità per questa Direzione – è scritto nella comunicazione – Al riguardo, si ricorda che è attivo da tempo un tavolo di coordinamento a livello centrale tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali del settore e che proprio attraverso una concertazione continua tra le parti, si sono chiuse operazioni di grande rilevanza in alcuni luoghi della cultura strategici a livello nazionale, come il Parco archeologico del Colosseo e diversi istituti della città di Napoli, con reciproca soddisfazione di amministrazione e personale”.
Infine, si fa notare che “In tutti i casi in cui il sistema è stato internalizzato ricorrendo ad Ales spa, società in house del Ministero della Cultura, la salvaguardia dei livelli occupazionali ha rappresentato un’assoluta priorità. Tutti i passaggi sono stati concertati in un tavolo tra le organizzazioni sindacali nazionali del settore e l’amministrazione, e hanno sempre portato alla reciproca soddisfazione, peraltro con un significativo miglioramento delle condizioni lavorative. Non farà eccezione quanto avverrà per il Bargello e la Galleria dell’Accademia di Firenze. Occorre ribadire che, in aderenza alla legge, i singoli istituti sono liberi di scegliere tra una gestione diretta e una gestione esternalizzata. Hanno ricorso a quest’ultima ad esempio Pompei, Uffizi e lo stesso Colosseo per la bigliettazione”.
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