Inizia con una sconfitta il girone di Champions del Napoli che un po’ a sorpresa in Ucraina, davanti a circa 33.000 spettatori tra cui 150 eroici sostenitori partenopei, deve arrendersi ad uno Shakhtar Donetsk che chiude il primo rione con il punteggio di 2-1.
Eppure aveva iniziato bene il Napoli sul campo dello Shakhtar, facendo registrare subito un ottimo e promettente scambio tra Insigne e Callejon, con quest’ultimo che per pochissimo non arriva sull’invitante pallone del compagno. Replica poco dopo Milik che prova la via del gol, ma l’ottimo Pyatov controlla bene. È una gara aperta, senza esasperati tatticismi e sembra la condizione ideale per il Bel gioco offensivo a cui il Napoli ci ha abituato. Invece dopo l’inizio incoraggiante, gli uomini di Sarri sembrano perdere brillantezza ed abbassano il loro ritmo di gioco subendo le iniziative dei padroni di casa ed accendendo da subito il classico campanello d’allarme. Neanche a dirlo, al 15º passa lo Shakhtar. Bella azione sulla destra di Srna che mette una preziosa palla al centro, colpo di tacco di Ferreyra per Taison che insacca alle spalle di Reina.
Il Napoli accusa il colpo e sembra perdere lucidità. Hamsik la combina grossa quando sbagliando un retro passaggio a Koulibaly, mette Taison di fronte a Reina che fortunatamente con una provvidenziale deviazione scongiura il colpo del ko. Lo slovacco non appare in giornata e continua a sbagliare palle e movimenti collaudati, gli attaccanti azzurri non trovano spazi e quindi ci pensa Ordets con una deviazione che per pochissimo non si trasforma in autogol a far correre il rischio più grande al proprio portiere Pyatov che poco dopo deve comunque compiere una bella parata su uno dei classici tiri a rientrare di Insigne. Inizia il secondo tempo ma il copione sembra lo stesso, con un Napoli che palesa evidenti difficoltà a sviluppare il suo normale gioco di attacco. Concede anzi quasi subito una ghiotta occasione all’argentino Ferreyra che per poco non approfitta dell’ennesimo errore dei giocatori azzurri (in questo caso Albiol). Ma l’appuntamento con il gol per Ferreyra è solo rimandato perché al 12º approfittando di una dormita della difesa partenopea e dell’uscita a dir poco imprecisa di Reina colpisce di testa il bel cross di Rakistkiy, e sigla il 2-0. A questo punto Sarri non può più aspettare ed è costretto a buttare nella mischia il giocatore che al momento rappresenta senza dubbio il valore aggiunto per in Napoli, l’imprescindibile Martens. Siamo al 60º, manca ancora mezz’ora per riacciuffare una partita che oggettivamente si è messa male. Esce lo spento Hamsik per far posto al campione belga ed i risultati sembrano vedersi da subito. In pochi minuti infatti sia il nuovo entrato che Milik, pur non riuscendo a violare la porta ucraina, si rendono molto pericolosi. È sempre grazie al belga che guadagnandosi un netto calcio di rigore poi trasformato da Milik, che la partita si riapre. Il 2-1 incoraggia il Napoli che si butta in avanti alla disperata ricerca del pareggio ma è ancora lo Shakhtar ad andare vicinissimo al gol quando sempre Ferreyra, sempre di testa, colpisce il palo. Sul rovesciamento di fronte Milik sbaglia un gol clamoroso dopo uno splendido assist di Insigne. Ci prova poco dopo anche Callejon, ma Pyatov non si fa sorprendere. Finisce qui con grande rammarico del Napoli per aver perso contro la sua principale concorrente al passaggio del turno. Sicuramente sarà molto il rammarico di chi a questa squadra la ama davvero, vale a dire i suoi meravigliosi tifosi. Un po’, ma giusto un po’, sarà anche il rammarico del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, che nelle ore precedenti al match, aveva provato ad accattivarsi le simpatie del sanguigno popolo napoletano e più in generale campano, stuzzicando la Juventus per la sconfitta subita a Barcellona ed auspicando una sorta di “vendetta” del calcio italiano proprio ad opera del Napoli. Il superstizioso popolo partenopeo si sentirà ora giustamente autorizzato a fare i debiti scongiuri in caso di nuovi “spot politici”, decisamente fuori luogo, del governatore De Luca.
GB
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