La Nato intensifica i preparativi per affrontare le sfide future con un rinnovato impegno nella spesa per la difesa e nella modernizzazione delle sue capacità operative. L’ammiraglio Rob Bauer, presidente uscente del Comitato Militare dell’Alleanza Atlantica, ha aperto i lavori del Comitato a Bruxelles sottolineando l’urgenza di adottare una “mentalità da tempo di guerra”, in linea con l’appello del segretario generale Mark Rutte.
Rutte, nel suo intervento, ha ribadito la necessità di “mettere il turbo” alla produzione e agli investimenti in ambito militare per garantire che la Nato sia pronta a rispondere alle sfide non solo di oggi, ma anche di domani. “Per prevenire la guerra, dobbiamo essere meglio preparati per ciò che ci accadrà tra quattro o cinque anni”, ha dichiarato Bauer, ringraziando Rutte per il suo approccio visionario e per aver stimolato una forte spinta politica tra gli alleati.
L’incontro ha visto la partecipazione di alti rappresentanti militari dei paesi membri, tra cui il capo di Stato Maggiore della Difesa italiano, generale Luciano Portolano, e il suo omologo svedese Michael Claesson. Bauer ha dato loro il benvenuto, evidenziando il valore delle competenze collettive che la Nato riunisce. “Intorno a questo tavolo ci sono mille anni di esperienza militare combinata”, ha osservato, sottolineando l’unicità dell’Alleanza nella sua capacità di integrare esperienze e strategie a livello globale.
Un momento centrale dell’incontro è stato il saluto ufficiale a Bauer, che lascerà il suo incarico di Chairman del Comitato Militare a gennaio, passando il testimone all’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Rutte, ringraziandolo per il servizio svolto, ha elogiato la sua leadership in un periodo di crescenti sfide geopolitiche. “Grazie, Rob, per il tuo instancabile servizio. E benvenuto all’ammiraglio Cavo Dragone, che continuerà a guidare l’Alleanza con determinazione”, ha dichiarato.
La transizione avviene in un momento critico per la Nato, che sta aggiornando i suoi piani di difesa per affrontare minacce emergenti, dal rafforzamento militare della Russia alle sfide poste dalla Cina, fino alle questioni legate alla sicurezza cibernetica e tecnologica. Al centro dei nuovi piani c’è l’aumento della prontezza operativa delle forze militari alleate, il miglioramento delle infrastrutture di difesa e l’incremento delle esercitazioni congiunte.
Il vertice ha inoltre affrontato temi come il supporto continuo all’Ucraina nella sua difesa contro l’aggressione russa e l’integrazione della Finlandia e della Svezia come nuovi membri. In particolare, l’ingresso della Svezia, ancora in via di ratifica, è stato salutato come un rafforzamento del fianco settentrionale dell’Alleanza.
La riunione del Comitato Militare, che si concluderà il 16 gennaio, rappresenta un momento chiave per consolidare la strategia della Nato, assicurandosi che i suoi membri rimangano allineati sulle priorità di difesa e sicurezza. Con la leadership di Cavo Dragone, l’Alleanza si prepara ad affrontare un panorama globale sempre più complesso, con l’obiettivo di mantenere la pace attraverso la forza della cooperazione e della deterrenza.
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