L’Europa si riorganizza tra sfide e priorità strategiche
I ministri della Difesa di Estonia, Lettonia, Lituania e Paesi Bassi si sono incontrati per preparare il terreno al vertice NATO che si terrà a giugno, con un’agenda che promette di segnare una svolta nell’assetto strategico dell’Alleanza. Al centro delle discussioni, la necessità di incrementare la spesa per la difesa, oggi fissata al 2% del PIL, e di adeguarla alle sfide imposte dalla guerra in Ucraina e dalla crescente pressione lungo il fianco orientale dell’Alleanza.
Dovile Sakaliene, Ministro della Difesa lituano, ha sottolineato con forza la necessità di portare l’investimento minimo al 3% del PIL. “Questa dovrebbe essere la linea di fondo per tutti“, ha dichiarato, evidenziando come le attuali quote di spesa non siano sufficienti per fronteggiare le minacce emergenti. Un punto di vista condiviso anche dal collega estone Hanno Pevkur, che ha ribadito la necessità di andare oltre il limite simbolico del 2%.
Le tensioni geopolitiche, acuite dall’invasione russa dell’Ucraina, hanno reso evidente la necessità di un rafforzamento del fronte orientale. Tuttavia, l’aumento delle spese militari non è solo una questione numerica. Ruben Brekelmans, Ministro degli Esteri olandese, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un piano concreto che segua l’eventuale accordo, definendo la percentuale come “un simbolo” che richiede un impegno strutturato per essere tradotto in capacità operative reali.
Parallelamente ai dibattiti internazionali, l’Italia si muove per potenziare il proprio arsenale difensivo. L’acquisto del sistema di difesa aerea Skynex, prodotto dall’azienda tedesca Rheinmetall, rappresenta un salto tecnologico significativo per le Forze Armate italiane. Il contratto, del valore di 73 milioni di euro, include opzioni per ulteriori tre sistemi, per un totale potenziale di 204 milioni di euro.
Il sistema Skynex, dotato di avanzati sensori e cannoni da 35 mm con una capacità di fuoco fino a 1.000 colpi al minuto, sarà consegnato entro il 2026, con possibilità di espansione entro il 2027. Grazie alla collaborazione tra Rheinmetall e l’italiana Leonardo, il sistema si inserisce in una più ampia strategia di modernizzazione che prevede anche nuovi veicoli corazzati.
Il vertice NATO dell’Aia si prospetta cruciale non solo per i parametri di spesa, ma anche per il rafforzamento delle sinergie tra i membri dell’Alleanza. L’obiettivo è chiaro: consolidare la sicurezza comune di fronte a una Russia sempre più assertiva.
Mentre alcuni Paesi, come l’Italia, puntano su innovazioni tecnologiche e investimenti mirati, il dibattito più ampio sull’aumento delle spese per la difesa mette in luce differenze nei livelli di prontezza e nei vincoli economici tra gli Stati membri.
Con una soglia minima fissata al 2% e l’ambizione di superarla, la NATO sembra pronta a ridefinire le sue priorità strategiche, ma le questioni operative e politiche restano aperte. Sarà la capacità di tradurre gli impegni in azioni concrete a determinare il successo dell’Alleanza in questa fase storica.
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