Nave Diciotti, Toninelli, “il porto è Catania”. Il niet del Viminale, “nessun attracco, prima ripartizione dei migranti”

Su twitter il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli fornisce indicazioni alla Diciotti, “il porto è quello di Catania”. Peccato che il Ministero dell’Interno non autorizza lo sbarco. Matteo Salvini ripete la linea dei giorni scorsi. “Nessuno abbandonerà la nave finchè non arriveranno soluzioni concrete a livello europeo per la ripartizione dei naufraghi”.

Il Capo del Viminale è in contrasto anche con la Guardia Costiera perché ha soccorso i migranti, che in risposta dice, “abbiamo risposto a un sos che Malta ha ignorato”. Il Governo maltese “l’Italia ha interferito, non c’erano difficoltà”. Nel frattempo il ministero per gli affari esteri è al lavoro con l’Unione europea, il ministro Enzo Moavero Milanesi ha interpellato la Commissione europea.

Non finisce l’odissea per il caso. Ad Agrigento, il procuratore Luigi Patronaggio ha aperto un fascicolo sulla vicenda. A indagare sono la Capitaneria di Porto Empedocle e la Squadra mobile, che hanno già ascoltato i 13 migranti fatti sbarcare a Lampedusa per cure mediche. Tutti hanno confermato la versione della Guardia costiera italiana, smentendo Malta e rendendo sempre più netto lo strappo tra Roma e La Valletta.

Quindi il ministro Toninelli chiarisce nuovamente, “la nave Diciotti attraccherà a Catania – sempre smentito dal Viminale che non concede l’attracco. I valorosi uomini della guardia costiera hanno compiuto il proprio dovere salvando vite umane ad appena 17 miglia da Lampedusa. Ora l’Europa faccia in fretta la propria parte”.

“Nave Diciotti ha poi aggiunto Matteo Salvini, “può anche sbarcare in Italia, basta che i migranti vengano suddivisi, nello spirito di solidarietà europea, che è fatta di 27 Paesi. Facessero la cortesia dal momento che abbiamo accolto più di 700.000 persone arrivate via mare, di fare la loro parte”.

Sempre Salvini ha anche ribadito l’opportunità di riportare in Libia i migranti, in caso di mancata collaborazione, “se si possono rivedere le concessioni autostradali, si possono rivedere anche i trattati internazionali che hanno in alcuni casi 50 anni di storia alle spalle visto che il mondo in mezzo secolo è cambiato. E anche l’immigrazione è cambiata”.

Tove Ernst, portavoce della Commissione Ue per la Migrazione, non replica ma dice che sono in atto trattative “per trovare una soluzione, la più rapida possibile. Siamo stati contattati dalle autorità italiane e stiamo contattando gli Stati membri”. Intanto, il Garante dei diritti delle persone detenute e private della libertà. Mauro Palma, dopo avere chiesto informazioni sullo stato dei migranti ha informato le alte cariche dello Stato sugli aspetti “di rilevanza umanitaria” dei profughi “in permanenza forzata” sulla Diciotti.

 

Nave Diciotti, Toninelli, “il porto è Catania”. Il niet del Viminale, “nessun attracco, prima ripartizione dei migranti”