di Aniello Fasano
Domenica scorsa, tre elicotteri militari americani hanno efficacemente neutralizzato tre barchini Houthi che avevano tentato di assaltare una nave cargo. La Casa Bianca vuole così garantire la sicurezza su una rotta commerciale strategica, prevenire l’escalation e resistere alle critiche del Congresso riguardo alla linea troppo morbida adottata dal presidente Joe Biden.
La tensione nel Mar Rosso aumenta di ora in ora anche perchè dagli inizi di dicembre è comparsa nel tratto di mare in questione una nave da guerra iraniana la Alborz. A confermare la notizia l’agenzia di stampa Tasnim.
Il Pentagono starebbe attualmente valutando alcuni piani per incrementare gradualmente l’intervento militare, iniziando con l’affondamento dei piccoli battelli per poi progredire l’intensità con raid di missili da crociera, direttamente contro le basi degli Houthi utilizzate per il lancio di droni e le batterie di missili antinave. Ogni provocazione nel tratto di mare minacciato dal gruppo filo-iraniano verrà, quindi, affrontata con una risposta proporzionata, seguendo l’approccio adottato in Siria e in Iraq.
Sul fronte dell’intervento diretto nel Mar Rosso, Francia e Italia si sono mostrate caute, intervenendo mediante la copertura legale di missioni militari già esistenti e con il solo fine di garantire la sicurezza della navigazione commerciale. Al contrario, la Gran Bretagna sembra la più interventista e decisa a sferrare attacchi aerei con la sua Royal Air Force (Raf).
Il gruppo ribelle yemenita, armato e finanziato dall’Iran, ha dichiarato, nel frattempo, la sua intenzione di continuare le rappresaglie fino a quando Israele rimarrà all’interno della Striscia di Gaza.
Nel frattempo, a Gaza, un alto comandante militare di Hamas, Adel Masmah, è stato ucciso a Deir el-Balah, nel settore meridionale della Striscia, in un raid aereo israeliano. Masmah, comandante locale dell’unità di élite di Hamas chiamata ‘Nukbe’, aveva guidato personalmente un’incursione il 7 ottobre nel kibbutz Kissufim e inviato due altre unità di ‘Nukhbe’ contro i vicini kibbutz di Beeri e Nirim.
Hamas ha ribadito la sua posizione sulla liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, affermando che non avverrà prima della completa cessazione dei combattimenti. Tuttavia, l’esercito israeliano ha dichiarato che la guerra contro Hamas si protrarrà per tutto l’anno.
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