Ventisette navi, ventuno società e alcuni uomini d’affari sono stati inserite, dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, su richiesta degli Stati Uniti, nella lista nera per aver violato le sanzioni varate contro la Corea del Nord.
Tredici navi cargo e petroliere nordcoreane sono state bandite dai porti mondiali insieme ad altre 12 navi che hanno aiutato Pyongyang a trafugare beni o forniture di petrolio. Le restanti navi nordcoreane hanno subito il congelamento dei loro asset globali ma non sono state bandite dai porti.
Congelati gli asset anche di 21 società di navigazione e spedizione, di cui tre con base ad Hong Kong. Nella lista nera dell’Onu anche l’uomo d’affari Tsang Yung Yuan che non potrà più fare viaggi internazionali mentre i suoi beni sono stati congelati. Tsang è stato accusato di aver organizzato spedizioni illegali di carbone dalla Corea del Nord.
Nonostante le prove di disgelo diplomatico, con il presidente Donald Trump che ha accettato di incontrare il leader nordcoreano Kim Jong-un, gli Usa hanno avvertito che non allenteranno la pressione o le sanzioni.