La NASA acquisterà posti per il trasporto di missioni commerciali organizzate presso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) entro il 2024. All’inizio del 2020, la NASA dovrebbe emettere un bando per eventuali fornitori interessati a fornire il servizio ma i probabili concorrenti per fornirlo dovrebbero essere le due società che la NASA ha già assunto per i servizi di volo spaziale umano verso la ISS: SpaceX e Boeing. La notizia è riportata su reccom.org.
I posti acquistati in queste missioni private sarebbero in aggiunta ai voli di prova e alle missioni operative che la NASA ha già contratto con loro attraverso il suo programma per equipaggio commerciale.
Contrariamente alle “normali” missioni ISS della NASA della durata di circa 6 mesi, questi voli passeggeri commerciali includeranno un soggiorno ISS di non più di 30 giorni.
Questo annuncio è l’ultimo di una serie di mosse della NASA per aprire la ISS alla commercializzazione, mentre il governo degli Stati Uniti tenta di rinnovare l’attenzione dell’agenzia sulle missioni oltre l’orbita terrestre bassa (LEO).
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è stata la destinazione esclusiva degli astronauti sponsorizzati dal governo ormai da quasi due decenni, ed è stata abitata continuativamente dagli umani dal 2000.
All’incirca delle dimensioni di un campo di calcio, l’ISS orbita attorno alla Terra in LEO a circa 400 chilometri di altitudine e fornisce un ambiente perfetto per gli studi e la ricerca in microgravità e ambiente spaziale per condurre esperimenti di biologia, fisica, astronomia e non solo.
I finanziamenti per il laboratorio sono forniti dai paesi partecipanti, tra cui Stati Uniti, Russia, Giappone, Canada e Stati membri dell’Agenzia spaziale europea. La ROSCOSMOS, l’agenzia spaziale della Russia, è stato l’unico fornitore di servizi per il trasporto di esseri umani alla ISS dall’ultima missione dello Space Shuttle nel 2011. Ora, il programma commerciale della NASA prevede che SpaceX e Boeing saranno in grado di lanciare esseri umani alla ISS nel 2020.
L’amministrazione Trump inizialmente ha cercato di ritirare completamente i fondi statunitensi per la ISS dal 2024, una proposta che è stata accolta con critiche da alcuni alti funzionari della NASA che hanno sostenuto che la sicurezza degli astronauti potrebbe essere compromessa dalla risoluzione anticipata del programma.